| | | OFFLINE | | Post: 10.970 | Registrato il: 19/11/2001 | Città: CARRARA | Età: 47 | Sesso: Maschile | | |
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Sull'accesso alle scuderie del Sesana di Montecatini la mia risposta a Di Giulio nel gruppo Save Italian Racing:
Intanto una premessa, perché si parla tanto di “giornalismo ippico”, la parola giornalista è molto abusata soprattutto nell’ippica: allora, giornalisti ippici iscritti all’albo dei giornalisti in toscana ce n’è uno (Antonio Berti, il papà di Vieri) gli altri son tutti o pubblicisti o neanche quello (cioè gente che scrive di cavalli o fa le cronache delle corse senza essere ad alcun titolo giornalista), se per “giornalista ippico” poi si vuol far rientrare tutti quelli che scrivono di cavalli a me sta benissimo (io ho i requisiti per essere giornalista pubblicista avendo scritto per svariate testate ippiche e non, altri no, ma ripeto: se per “giornalista ippico” si vuol comprendere tutti quelli che scrivono di ippica a me sta benissimo).
Sul diniego a farmi entrare nelle scuderie sabato devo fare un ulteriore premessa: frequento gli ippodromi da quando son nato (i miei genitori mi portavano all’ippodromo con il biberon e un refrain del Sesana quando avevo 5 o 6 anni e correvo nelle scuderie per vedere da vicino i cavalli era “il bambino Mario Alderici attende i genitori alla portineria delle scuderie!”) soprattutto il Sesana di Montecatini. Appena iniziato a lavorare mentre i miei coetanei acquistavano la macchina o la moto il mio primo acquisto con i soldi di uno stipendio modesto ma decoroso ed onesto è stato un cavallo da corsa (si chiamava Lenzetti, in training prima dal “notaro” Roberto Gradi, poi da Costantino Martini, non ha mai vinto ma mi son divertito tanto …”), poi ho preso i colori e ho avuto una dozzina di cavalli da corsa (… oddio a dire il vero un po’ poco da corsa, ma gli ho voluto più bene perché come io sono un brodo di giornalista loro erano brodi in pista e allora ci si dava una mano a vicenda, il mio più grande acquisto fu Pollino, 26 mila euro alle Aste di Settimo Milanese, un fratello di Laserfoto, avesse mai vinto un centesimo … però gli ho voluto bene come ad un fratello, quando finiva la sua corsa, come sempre in coda al gruppo, correvo nelle scuderie per vederlo rientrare sudante e accarezzarlo ringraziandolo comunque per il suo impegno in corsa).
Comunque all’ultimo per difficoltà economiche ho dovuto rinunciare ai colori (ma i miei cavalli sono andati tutti a star bene, li ho regalati purchè fossi certo che andavano a star bene) ma appena una vincita (sono stato uno scommettitore, solo ippico perché non gioco a null’altro, anche un po’ estremo, un po’ spericolato) o lo stipendio me lo hanno consentito mi sono comprato un cavallo, gli ultimi Angola Air, Bullo Air (che tra l’altro mi ha dato tante soddisfazioni perché lo presi che era destinato al macello e invece si è sempre pagato la biada arrivando con la sua testa quando i mezzi venivano a mancare) e Dorina Di Azzurra.
Nonostante in seguito andai in difficoltà economiche ho sempre pagato tutte le pensioni e (pur essendo io economicamente un pezzente senza un euro in tasca) fortunatamente nelle scuderie (e anche fuori) non c’è nessuno che avanzi da me un centesimo.
Mi sono dilungato ma mi devo sfogare, comunque sabato mi presento (come già successo in passato) all’ingresso scuderie del Sesana anche per fare l’articolo come corrispondente del sito “vendopuledri.it” e entro ma mi viene chiesta la tessera, faccio presente la situazione ma mi rispondono di no, pagare il biglietto in tribuna e stare in tribuna.
Altri giornalisti entrano ma io no; il dispiacere non è tanto dall’andare in tribuna: io capisco che magari devon far lavorare l’addetta alla biglietteria (c’eran quattro gatti all’ippodromo …) e il ragazzo all’ingresso ma io vado lo stesso in tribuna, ma mi fa piacere passare dalle scuderie per accarezzare i cavalli degli amici o per passeggiarli dopo una sgambatura o dopo una corsa. Salutati i miei amici a quattro zampe vado sempre in tribuna pagando il biglietto di ingresso (tra l’altro mezzo bar del Sesana l’ho mantenuto io … gli ho finito la scorta delle Ceres …).
Per quanto riguarda il giornalismo io in passato ho scritto articoli per il giornalino dell’ippodromo (start) così come talvolta ho avuto il piacere di commentare le sgambature con il mitico Vieri Berti, cose che ho sempre fatto con soddisfazione personale perché i cavalli sono la mia vita e li penso 24 ore su 24 ma non certo per gratificazione economica dato che l’ho fatto gratuitamente, come disse (giustamente) il Saschko Oleg Marraniniusschenko “Te Amario anziché farti pagare tu pagheresti per fare questo lavoro che ti piace”.
Peraltro in tutte le scuderie di tutti gli ippodromi di Italia con un guidatore che dà l’ok mi fanno entrare, a Montecatini (che è l’ippodromo che amo e che mi vede presente dalla nascita) no e questa è una cosa che mi rattrista tanto; anche l’altro giorno la ragazza di un guidatore gli ha detto a quello del check in “Fallo entrare Mario” ma non c’è stato verso.
Forse a qualche collega “giornalista” non è andato giù che a ferragosto protestai (verbalmente) con la giuria che non sospese la corsa nonostante Obama Di Celo scosso viaggiava in senso inverso rispetto al gruppo schierato a ventaglio e fu solo un miracolo ad impedire uno scontro frontale tragico, ne ho già visti tanti di scontri così e protesterò sempre quando verrà messa a repentaglio la salute dei cavalli; tra l’altro i colleghi giornalisti (a parte Vieri Berti che era d’accordo con me) non erano d’accordo con la mia protesta e si allinearono alla decisione della giuria, poi parlano di amore per il cavallo … Mah …
In conclusione io sono d’accordo che le regole di accesso alle scuderie vadano fatte rispettare, ma credo che quando un giornalista (oltretutto ex proprietario, oltretutto appassionato) deve fare un articolo e chiede di entrare 10 minuti nelle scuderie (non voglio stare tutta la sera in scuderia, voglio fare un’intervista per il sito, accarezzare due cavalli e poi le corse le vado a vedere in tribuna) si possa concederglielo.
Chiedo scusa per essermi dilungato (ma sono emotivo e il ripetersi di questa situazione mi rattrista tanto) e ti ringrazio per l’attenzione. |