Quasi sempre, in momenti di tranquillità, estraniandomi dai soliti problemi quotidiani che affliggono “quasi” tutti noi, come: bollette, condominio, la spesa e l’uffici, solo per citarne alcuni, sono spinto oltre dall’imprevisto.
Si, proprio l’imprevisto è quello che sicuramente tutte le parsone oneste vorrebbero evitare ma, ogni tanto si presenta, quasi come se volesse incrementare l’adrenalina non fiducioso degli standard nella normale ordinarietà come se volesse dare un impulso .
Per ultimo, fino a questo momento in cui scrivo, guardandomi bene dallo sfatare la ciclicità canonica che lo contraddistingue, rispetto ai fatti quotidiani, vi porto a conoscenza che mi hanno fregato la macchina per la prima volta in vita mia.
Non sto qui a recriminare sul fatto di aver lasciato i documenti nel cruscotto, ad imprecare sulla perdita di tempo con denunce e dichiarazioni, sensazioni e supposizioni, tipiche nella circostanza ma, il mio modo di vedere le cose va da talaltra parte.
Mi chiedo: la macchina è vecchia ed è un modello ormai fuori corso; servirà per pezzi di ricambio; vorranno il cavallo di ritorno; verrà utilizzata per uno scopo illecito visto che potrebbe passare inosservata; tante tra le cose che ronzano nella mente e che non auguro a nessuno, in particolar modo a coloro che con il voto esprimono la libertà di scelta.!!!!
Specialmente adesso, che l’ho ritrovata con conseguente decremento delle mie già esigue finanze per le duecento euro di elettrauto visti i danni all’apparato elettrico, il mio pensiero va oltre il rancore e l’odio, tipico di questi casi e come ogni volta accade, mi ritrovo con qualche dubbio in più e molte certezze in meno, che rendono il mio modo di pensare più complesso e paradossalmente meno dogmatico.
Appunto, proprio questo: il dubbio nel chiedermi chi sono e con chi sono?, meglio questo o quello?
Quel dubbio che, in me, individuo ignaro e scettico chiede certezza anche se resto sempre pervaso da illusioni e questa, sicuramente, è la mia forza perché non perdo la speranza .
Non sto qui a considerare e formulare ipotesi su chi possa essere stato ma, sulla causa che abbia mosso chiunque a perpetuare questo crimine, nella maggior parte dei casi, è sempre un ladro.
Ritenevo che il redditometro fosse uno strumento idoneo a saggiare le finanze dell’individuo rapportandolo al tenore di vita sostenuto.
Che attività svolgi, come hai acquistato questa macchina, la droga, il tuo tenore di vita, giochi spesso al videogiochi, cioè, alcuni fattori nei rapporti mondani in generale che, nel bene e nel male, contraddistinguono abitudini e comportamenti di ciascuno di noi.
Tutte domande, tra le tante, che metterebbero in difficoltà anche una persona quasi onesta come me.
Preciso il quasi onesta come me: sia bene inteso, per come la vedo io, ognuno di noi è onesto, corretto e leale a modo suo a seconda delle circostanze e, questa mia considerazione è difficile che me la tolgano dalla testa anche perché Colui che racchiudeva in se queste doti in assoluto l’hanno crocifisso i nostri simili.
Lui e lì e noi siamo qua a implorarlo spesso e volentieri perché, chiamiamolo come vogliamo e in qualsiasi modo, alla fine dei conti: “CI MANCA” .
Per concludere, un rappresentante delle attività imprenditoriali sosteneva che il redditometro,- sia bene inteso che non è quello a cui mi riferivo sopra - applicandolo, avrebbe contratto i consumi con sensibili contraccolpi negativi all’economia.
Vedi tu in mano a chi siamo e, per giunta siamo anche costretti a sentire simili estrinsecazioni demagogiche – per non definirle in modo prosaico -, quando a me, nell’ incentivare l’economia mi devono fregare la macchina per smerciare DROGA e viaggiare in SUV ?.
Ho il dubbio, si, sempre quello, che forse il ladro l’abbia mandato lui; quella che è certezza è il fatto che questo soggetto abbia sostenuto l’improponibilità del redditometro.
A voi i necessari riscontri; grazie e AUGURI al festeggiato
Giuseppe (Pino) Verbari