dovrebbero essere più consideratiin tutti i sensi....
Il Natale si avvicina ed a volte mi ritrovo ad osservare mia mamma in silenzio mentre ricurva fatica camminando passo dopo passo nella sua casa ove vive da sola alla soglia degli 89 anni....e penso a come farebbe senza il mio aiuto, in uno stato che certo non privilegia gli anziani; pensate che mia mamma prende di pensione 1050 euro, e da ottobre sino a marzo, per una trattenuta dell'INPS, prenderà 758 euro mensili, con un affitto di 653 euro mensili per una casa di due camere, più luce,gas, telefono , vitto e medicinali.....mi chiedo lo Stato dove sia, cosa fa per questi anziani che meriterebbero ben altra condizione sociale ed economica...e nello stesso tempo penso a coloro che, anziani, non hanno figli che possano aiutarli e sono costretti, con il freddo, a vivere in strada....e malgrado ciò che sopra ho scritto, penso che mia madre sia "fortunata", paragonando la sua condizione a quella di chi è costretto a vivere in strada.
Non vi nascondo che, nel guardarla, a volte di nascosto, mi commuovo pensando a quanto lo stato sia ingiusto verso di lei e verso tutti coloro come lei e che stanno peggio di lei....
Vi ripropongo, a tal proposito, una umile poesia che scrissi ragazzo, nel 1971, notando una povera signora molto anziana alla stazione Termini di Roma, una mattina.....
Zebu
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"Era il .....
venti Dicembre 1971 quando scrissi questa poesia dopo aver notato per alcuni giorni, andando al lavoro, una vecchietta al mattino, alla Stazione Termini di Roma, dormire arrotolata in un cartone....ma una mattina non la vidi più."
Stazione Termini
E' notte
e Silenzio,
in fondo a la Stazione,
regna sovrano.
Allora vedi,
se il cuore è guida agli occhi,
la vecchiarella,
col cartone in mano,
farsi,
sullo scalino madido di bruma,
il letto,
che la porterà lontano.....
Lontano,
in un Paese sconosciuto,
dove c'è cibo,
dove c'è calore,
anche per chi,
rimasto solo al mondo,
vuol camminare
per le vie affollate,
a testa alta,
come si conviene;
dove l'antica età
è la più sacra cosa
e veneranda
sia mai esistita,
dove il ricco non c'è,
non c'è l'avaro e l'egoista,
nè il povero a far da contrappeso,
dove tutto è Giustizia
e, se sei vecchio,
c'è chi, col cuore in mano,
ti soccorre....
Un fischio lacerante,
al dì seguente,
riporta me,
che torno al mio lavoro,
a guardar lo scalino, a la Stazione:
esso è vuoto,
vedo solo il cartone,
non c'è la vecchiarella....
e allora sento,
di dietro a me,
un mormorio di gente:
povera vecchia,
è morta questa notte,
il freddo l'ha stroncata,
povera donna,
nel sonno se n'è andata.....
No, non povera,
non vecchia,
Essa ora è eterna.
e lì, da quel Paese,
volge il suo sguardo verso la Stazione,
sorridendo felice
al pezzo di cartone,
lasciato là
ad un altro mendicante.
Sono trascorsi ben trentatrè anni da quel giorno che mi spinse a prendere la penna in mano per ricordare per sempre la sorte di parecchi anziani in un paese civile come il nostro....mi accorgo che d'acqua ne è passata tanta sotto i ponti, ma gli anziani ed i meno anziani continuano a morire di freddo e di stenti ancora oggi....:Sm3:
Zebu