Giurie: 2 pesi e 2 misure tra guidatori noti e guidatori meno famosi

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Amario
00mercoledì 5 dicembre 2001 21:26
Leggo su “Lo Sportsman” del 04/12 la lettera di Ivan Berardi con la quale il driver lombardo si lamenta per il trattamento a lui inflitto in più occasioni in maniera difficilmente comprensibile dal Presidente di Giuria Riccardo Dal Punta. Mi sembra giusto sottolineare che qualche giorno prima a Milano lo stesso Presidente di Giuria aveva deciso di retrocedere dal terzo posto Antigua Lg e di appiedare Edy Moni … non si capisce bene per quale motivo (e anche il driver Moni si è mostrato sorpreso della decisione presa dal Dal Punta) in quanto Antigua Lg viene agganciata dal concorrente all’esterno e non pare essere lei a deviare.
Da evidenziare, come ha opportunamente fatto notare Ivan Berardi, che si ha l’impressione che nel valutare le corse si usino spesso due pesi e due misure: in Toscana (sia con la giuria presieduta da Dal Punta sia con la giuria presieduta da Ballero) si sono visti cavalli squalificati dopo 2 tempi di galoppo e rotture ben più lunghe non sanzionate, si sono visti cavalli volare senza che per loro sia stato richiesto il prelievo antidoping né la sottoposizione al controllo della giuria, così come invece questi provvedimenti hanno interessato cavalli la cui ipotetica inversione di forma era meno evidente. Urgerebbe una riqualificazione delle giurie perché casi del genere sono poco graditi sia da buona parte dei driver sia da buona parte degli scommettitori (e sarebbe inoltre più giusto che anche a loro fosse comunicato l’esito dell’eventuale colloquio della giuria con il driver, ma la trasparenza è una parola di cui tutti parlano ma che all’atto pratico evidentemente non tutti vogliono).
Nell’apprezzare moltissimo lo sfogo di Berardi ripropongo il suo discorso finale: “Concludendo ribadisco la netta sensazione che al signor Dal Punta non sono simpatico aggiungendo che un bravo presidente dovrebbe giudicare senza guardare faccia, nome, cognome, carattere, popolarità di un driver”.
Concludo con quanto scrisse Roberto Cesari nel periodico “Cavalli in pista” dell’aprile 1995 (sono passati 6 anni ma è cambiato poco o nulle e gli ippodromi continuano a svuotarsi): “E’ del tutto evidente che una competenza di carattere giuridico-regolamentare sia indispensabile per poter legittimamente adottare provvedimenti a carico di terze persone, ma fondamentale è anche la competenza tecnica cioè, in concreto, la capacità di prendere decisioni sulla base della approfondita conoscenza delle dinamiche e dei meccanismi tecnici ed umani che comportano un determinato esito.
La comprensione dello svolgimento delle corse, la valutazione delle andature dei cavalli e di tutti gli altri problemi tecnici connessi alle competizioni sportive sono aspetti primari e qualificanti dell’attività di tali organi anche se spesso vengono sottovalutati.”
Nell’ippica la legge NON è uguale per tutti.
Ciao,
Mario

carlo V.
00giovedì 6 dicembre 2001 09:19
Ciao mario..
Solidarizzo con Ivan che e' e rimane un grande driver.
La cosa che mi ha stupito di piu' e' che ste Dal Punta e' anche un proprietario.........Ma allora c'e' anche quiun comflitto di interessi.......................Aaaauuutoooriiittyyyyyyyyyyyyyyyy
dove stai??????

anche questa e' Italia..........:( :( :( :( :( :cry:
CARLO
carlo V.
00giovedì 6 dicembre 2001 09:34
ops
oggi corre in tris col mitico UTENTE WISE............:P
CARLO
Amario
00giovedì 6 dicembre 2001 20:33
La cosa + triste è ...
che negli ippodromi sono in parecchi a svolgere un doppio lavoro, molto spesso tramite prestanomi, e TUTTI fanno finta di niente, la cosa pare andare bene a tutti ...
Il lamento degli scommettitori è udito da pochi.
Ciao,
Mario
StefanodiModena
00giovedì 6 dicembre 2001 21:57
Conflitto di interessi
Da ragazzo andavo spesso , verso la fine dell' estate , alle corse a Merano con mio zio , che era presidente di giuria.
Se passavo il pomeriggio con lui non mi permeteva di scommettere neanche 200 lire perchè "nessuno deve sospettare di un mio qualsiasi interesse verso qualche concorrente!".
Oggi i giudici (o le loro mogli, i loro fratelli, i loro figli) possiedono persino cavalli da corsa che corrono negli ippodromi di loro competenza.
Ma se un intervento di autorità coinvolge il cavallo di un giudice chi ne garantisce la correttezza ?
Mio zio è morto , purtroppo.
:occhi:
Amario
00giovedì 6 dicembre 2001 22:44
C'è poca trasparenza
E se un driver o un proprietario si sfoga ha ben pochi vantaggi e il minimo che rischia è il deferimento alla Commissione di Disciplina di 1a Istanza. E' emblematico il caso di Atos Lombardini (proprietario emiliano) quando anni fa la sua cavalla Peace Kronos vinse un Gran Premio (se non erro mi pare fosse il Continentale) ma fu incredibilmente privato della grande vittoria e la sua pupilla (con ovvia sorpresa) fu incredibilmente distanziata al 2° posto a favore di Camino che in retta arrivò "di tutte le andature" e venne premiato dalla giuria con la promozione a scapito della ... "sfortunata" Peace Kronos. Atos Lombardini si lamentò (giustamente) energicamente verso l'operato della giuria e del Signor Romagnoli e fu per questo multato e deferito alla Commissione. Il suo intervento non passò però inosservato (l'errore della giuria fu troppo clamoroso) e portò all'emanazione di una delibera Encat (la n. 14 del 18.1.1995) sulle incompatibilità delle funzioni dei soggetti che esercitano la vigilanza sulle corse (giurie, starters, handicappers, commissari delle società). Peccato che le dimostrazioni di incompetenza di alcune giurie e l'utilizzo di prestanomi vanifica tutto ... e intanto gli ippodromi si svuotano ...
Mario
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:23.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com