IGP Club Calcetto Pisa - Matarazzo C5 Livorno 8-4 (6-1 pt)

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HellaSmatto
00sabato 11 dicembre 2010 17:45
Si arena, il vascello saraceno dei Mori livornesi. Troppo duro il marmo della Torre Pendente, sicuramente meritevole di questa vittoria.
Matarazzo C5 Livorno: 1 Dello Iacono Emiliano (GK)(C), 2 Dinucci Iacopo, 3 Berti Daniele, 4 Gambuzza Gianluca, 6 Sangiorgio Emiliano, 8 Voir Matteo, 9 Rigolino Alessio, 10 Magnozzi Matteo, 11 Vajani Alessio. Allenatore: Alati Dario.

Reti Matarazzo: (2) Magnozzi Matteo, (2) Vajani Alessio.

L'atteso derby labro-pisano sfila via senza troppo rumore, affogato dalle dodici reti del complesso Pesenti di Cascina. Il Matarazzo, in realtà, da l'impressione di non poter neanche entrare in competizione con l'avversario, lasciando campo aperto alle scorribande di un IGP molto più concentrato. Match tirato su e condotto dai locali, con dei labronici latenti che, saltuariamente, danno segno della propria presenza. Se aggiungiamo un arbitraggio un pò svogliato e due tifoserie tranquillissime, questo match non ha avuto l'impatto che ci si aspettava. Da registrare anche le importanti assenze per entrambi: per il Matarazzo, capitan Audiberti da forfait per influenza, contornato dai lungodegenti Nunziata, Scaringi e Bonaretti; l'IGP, invece, dovrà far a meno di Alessandro Birindelli. Vediamo la cronaca del match.

Nonostante qualche minuto di ritardo, creato da piccoli problemi di entrambe le società, il match può ugualmente cominciare. Come pronosticato, visto il minuscolo spazio disponibile nell'impianto cascinese, il primo pericolo arriva quando l'orologio non ha compiuto neanche il primo giro: Gjoka impegna Dello Iacono con un violento mancino dalla distanza. Nei due minuti successivi, i labronici rispondono con una conclusione di Magnozzi (deviata) e sulla traversa, direttamente da corner, di Sangiorgio. L'IGP, intanto, prende la mira con gli imprecisi Gjoka e Birindelli, anticipando la rete di Franco, al 4', innescata dal corner dello stesso capitano nerazzurro. 1-0.
Neanche il tempo di riprendersi, per il Matarazzo, che un indemoniato Franco va a ancora a segno: buona imbucata, giunta ancora su un calcio piazzato di Birindelli. 2-0.
I livornesi provano ad uscire dal guscio, ma le iniziative di Sangiorgio sono sterili; il Pisa, invece, colpisce ben tre pali, prima di triplicare col solito Franco, esattamente all'11'. 3-0.
Con la terza rete locale, finalmente, i gialloblu sembrano ritornare sulla Terra: Magnozzi e Vajani iniziano a trovarsi molto là davanti, ma sembra mancare sempre quel pizzico di cattivera decisiva per metterla dentro. Contando poi su un Amabile quasi perfetto, il Matarazzo non riesce a buttarla dentro. Al 18', tuttavia, ci riesce comunque grazie ad un bello scambio tra Rigolino e Vajani, finalizzato da quest'ultimo, proprio nelle zone di Amabile. 3-1.
La rete livornese, invece di suonar la carica, fa l'effetto contrario: al 19', Dinucci mette dentro la propria porta, propiziato da una saetta dall'out di destra. 4-1.
La partita scorre avanti, ma dei labronici ci sono poche tracce: tiepide botte di Voir, tutte disinnescate da Amabile; lo stesso numero 8, dopo neanche quaranta secondi dall'ingresso in campo, è costretto all'ammonizione su Franco, involato da solo a rete. Mentre i livornesi ci girano intorno, il Pisa conclude: Franco mette la firma al personal poker con un'incursione centrale. 5-1.
Il primo tempo termina con l'autorete di Vajani, valevole per il 6-1, contornata dall'ammonizione fantascientifica di Rigolino, comminata dal direttore di gara.
La seconda frazione si dimostrerà leggermente più equilibrata ma, salvo la prima fiammata di Berti, è l'IGP a segnare subito: al 3', il solito Franco propizia un compagno sul secondo palo, dopo un furibondo contropiede, e il Pisa mette dentro il 7-1.
Nella fase centrale della ripresa, poi, la partita sembra prendere un leggero tono di nervosismo (soprattutto per quanto riguarda il duello Giunta-Sangiorgio), ma l'intelligenza delle due formazioni ha la meglio sulla frustrazione. Intanto, però, è il Matarazzo che si sveglia: Amabile è costretto al miracolo su Vajani e Magnozzi; lo stesso numero 10 coglie un palo da distanza piuttosto ravvicinata e anche Berti e Voir si vedono bloccare la strada dalla grande abilità dell'estremo crociato. L'IGP da segni di vita, soprattutto per ammazzare la noia, con l'ennesimo palo di Alessio Birindelli. Al 22', il Matarazzo la butta dentro con una grande rete di Magnozzi, inventata con uno splendido colpo di tacco su assist di Vajani. 7-2.
Un minuto più tardi, al 23', Vajani firma la doppietta e suona la carica ai suoi: bel diagonale in girata, dal limite dell'area, servito da Rigolino. 7-3.
Al 24', ancora, i gialloblu concludono la scarica: Magnozzi insacca dopo aver sparato su Amabile e sul palo. 7-4.
Proprio quando il Matarazzo sembrava credere in un'incredibile rimonta, l'euforia e l'inerzia dei labronici si spegne, così com'era venuta. A chiudere i conti, al 28', ci pensa ancora Franco: con un contropiede magistrale, finalizzato con una botta. 8-4.
Nel recupero, giusto per non perdere questo sfortunato vizio, Birindelli colpisce un altro legno, praticamente a porta sguarnita, capitalizzando una serata sfortunata (in quanto a reti), ma non sicuramente in quanto a gioco e risultato.

I tre punti si accasano sotto la Torre Pendente, con il vascello saraceno dei Mori che si arena sul lungarno. Vittoria encomiabile dei crociati, sicuramente più meritevoli e pericolosi del Matarazzo di Alati. I gialloblu, in concomitanza della vittoria del Ramini sull'Apuania, si ritrovano ancora all'ultimo posto solitario. Ma, niente panico: gambe in spalla, sguardo dritto verso lo scontro casalingo con la Verag Prato e tiriamo fuori la nostra voglia di riscatto. Congratulazioni alla formazione di mister Pannocchia e un augurio sincero di un felice proseguimento di torneo.

PAGELLE

Dello Iacono: 6.
Non una serata eccellente, quella del "Puma". Franco semina il terrore nell'area labronica e l'estremo difensore gialloblu non può far altro che soccombere. Inizio thriller con la parata su Gjoka e il caricatore pisano, terminato alle sue spalle, partito dai piedi rapidi e precisi del solito Simone Franco. Otto reti subite, non troppe colpe, ma anche sul livello caratteriale c'è da compiere dei grossi passi avanti: sappiamo che la grinta, l'esperienza e l'abilità non gli mancano, ma affogarli in un bicchier d'acqua è sempre un grosso dispiacere. Esaurito.

Dinucci: 6.
Tanta quantità, non troppa qualità. Inserito nella fase infelice della gara, il numero 2 gialloblu sembra entrare abbastanza bene nei meccanismi di questo derby. E' consapevole che il numero 9 nerazzurro, Franco, gli farà dannare l'anima ma, cautamente in coppia con Voir, accetta questo lavoro sporco e fa quello che può. Poco incisivo in fase offensiva, tiene comunque a galla la barcarola livornese. Buone le chiusure, numerosi i dribbling spezzati all'avversario, ma manca la tecnica che l'anno scorso lo ha incoronato come miglior acquisto stagionale. Trazione posteriore.

Berti: 5.5. Un gradino sotto le altre prestazioni, per il numero 3 labronico. La palestra Pesenti di Cascina, sicuramente, non è il campo migliore per un longilineo come lui: spazi piccoli, stretti e una retroguardia pisana che sa perfettamente come chiudere ogni spazio. In fase difensiva, invece, cerca di tamponare lo straripante flusso offensivo pisano, ma Franco, Birindelli e Giacomelli sono solito saltarlo in velocità. Non per questo, ovviamente, il nostro Berti molla la presa, ma il lavoro diventa molto più difficile, quando insegui. Pit stop.

Gambuzza: 5.5. Un pò scarico, sfortunato e colpito dalla rapidità allucinante dell'attacco crociato. Parte titolare, venendo investito dall'"uragano Franco" che, in un quarto d'ora, si abbatte violenetmente sull'area livornese. Rare ed imprecise anche le sue temibili botte dalla distanza. Non manca, comunque, del solito impegno e della solita diligenza nel proprio lavoro. Leggermente insufficiente ma anche il risultato finale influisce nettamente sulla votazione di ciascun giocatore della squadra. Il tornado tascabile pisano, che risponde al numero 9, lo lascia comunque stordito. Terremotato.

Sangiorgio: 5.5. Buona prova, sotto l'aspetto della grinta e della voglia, un pò meno su quello dell'efficenza tecnica nel corso della gara. Nei primi minuti, purtroppo, si fa notare per qualche errorino di troppo nell'amministrazione del pallone, caratteristica per il quale, nell'ultimo periodo, è divenuto tristemente noto. Man mano che il tempo passa, comunque, si riprende leggermente e prova a farsi pericoloso anche per la difesa nerazzurra. Atleticamente, però, è sotto di un gradino a tutta la formazione dell'IGP. Bassa pressione.

Voir: 6+. Come succede spesso negli ultimi tempi, soprattutto in campo di sconfitte che stanno maturando, il suo ingresso in campo segna una svolta. Entra e, nel giro di quaranta secondi, colleziona una buona rasoiata dalla distanza e un cartellino giallo, acquisito con un tentativo di stip-tease forzato sul nemico pubblico Franco. Passato il primo minuto di follie, entra in gara in maniera efficente, grintosa e determinata, riuscendo a far notare il vessilo labronico in una tempesta nerazzurra. Le sue grida, le sue violente cannonate (tutte imprecise o parate) e la sua voglia riecheggiano ancora nel Pesenti. Rombo di tuono.

Rigolino: 6+. Che segni solo in casa, ormai, è risaputo. Che sia aumentata la sua efficenza anche nei campi esterni, invece, si è scoperto solo stasera. Mette due assists nello scorer e, entrando sempre più nel gioco livornese, riesce ad essere anche un'ottima forza d'interposizione e un discreto portatore di palla. Difendere non è il suo forte e per togliere il pallone ai vari Birindelli o Franco, stasera, ci voleva più tecnica difensiva. Ce la mette comunque tutta, tamponando in ogni modo l'intasata retrovia labronica. E' ufficialmente iniziato il suo cammino "scolastico" nel calcio a 5 di C2. Matricola.

Magnozzi: 6.5. Altre due reti, un'altra buona prestazione dell'ex-Montecalvoli C5. Veste, a distanza di diversi mesi, la sua maglia numero 10 (quella che lo ha consacrato negli anni al PalaPonticelli, vista l'assenza di capitan Audiberti) e regge, con la verve di un leader, la formazione gialloblu. Parte un pò in sordina, travolto dall'ondata pisana che fa vittime in tutta l'area ospite; si riprende bene, comunque, nella seconda frazione di gioco. Nei tremendi dieci minuti che sembravano presagire alla rimonta livornese, prende per mano la squadra e parte per salvare l'onore. La missione è compiuta, soprattutto con un eurogol di tacco. Raffinato.

Vajani: 6.5. Doppietta anche per il bomber di casa Matarazzo, seppur sorpassato, nel computo delle reti totali, dal compagno Magnozzi. Nella prima, terribile frazione livornese è l'unico che la mette dentro, salvando la faccia e facendo sudare un annoiato Amabile. Nonostante tutta la buona volontà, non riesce a trovarsi bene con Magnozzi, impreciso negli scambi con il numero 11. Ci vuole, infatti, l'entrata di Rigolino per permettergli di metterla dentro; e sarà lo stesso Rigolino, un tempo più tardi, a fargli segnare la seconda rete personale, valevole per il 7-4, ovvero l'illusoria rimonta. Garibaldino.

Alati: 6. Si fa quello che si può e, come diceva Max Pezzali, "tutto va come deve andare". "O perlomeno così dicono", però, continua la strofa degli 883. E, almeno così sembra, che la serata pisana doveva proprio terminare così. Il campo lo conferma, le assenze (soprattutto quella di Audiberti) rinforzano questa ipotesi ma, la verità, la conosce solo il Signore. Si aggrappa ad una formazione iniziale, magari, leggermente sotto la velocità media dell'avversario e, infatti, Franco fa un pò quel che vuole. Messa dentro una formazione più rapida, le cose cambiano ma non troppo... Scagionato con alibi.

Marco Voir,
addetto stampa A.S.D. Matarazzo C5 Livorno
gogo77
00domenica 12 dicembre 2010 04:16
complimenti per la cronaca della partita, finalmente qualcuno che riesce a giudicare in maniera corretta la partita... è andata esattamente come l'hai descritta,anzi,forse sei stato troppo severo con i tuoi,nel primo tempo dopo il 3 a 0 siamo andati in barchetta e ci avete messo in difficoltà,ma grazie ad amabile abbiamo mantenuto il vantaggio.. partita corretta che ha visto momenti di tensione esclusivamente sportiva,a dimostrazione che,nonostante fosse il derby(dunque molto piu sentita di partite come lastrigiana o montecalvoli..) l'igp quando deve pensare a giocare,gioca...facendo anche a sportellate con l'avversario...se necessario. complimenti ancora per l'analisi,avete dimostrato un bel carattere nonostante la partita si fosse messa male per voi. vi auguriamo una veloce risalita per la salvezza [SM=g1503469]
HellaSmatto
00domenica 12 dicembre 2010 04:38
Per gogo77
Ti ringrazio per il complimento e ricambio l'augurio di una felice competizione.
Come hai detto te, nonostante fosse un derby molto sentito (forse Livorno-Pisa rappresenta il derby più focoso della Toscana, a mio modo di vedere) siamo riusciti a mantenere tutti il senno, concentrandosi tutti sulla partita. La vostra superiorità, però, è stata nitida e, nonostante siamo riusciti a mettervi in difficoltà, come hai detto te, Amabile è stato eccelso nel proprio lavoro.
Non credo di essere stato severo con i miei ma, in momenti bui come questo, serve anche qualche strigliata (anche se, alla fine, si tratta di un semplice articolo!). Complimenti per la squadra e per il campionato che state svolgendo!

Marco Voir,
addetto stampa A.S.D. Matarazzo C5 Livorno
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