Immerso nel fango, prego...

Immerso nel fango, prego...


Immerso nei miei libri, nell'ora della morte,
prego la mia piaga affinchè si rimargini,
prego il mio Dio affinchè
raccolga le mie bestemmie,
e mi divori, l'anima ed il corpo.

Nell'ora della ricreazione, i bimbi giocano,
imparano a vivere, a rubare, a riflettere,
giorni tristi, li aspettano.
Io curo la piaga,
ma lei si infetta ancora di più.

Impreco...

Quanto ho bevuto, alla fontana della verità,
mi sono ubriacato di visioni celestiali.
Poi, una lettera dell'Antico, mi ha riportato a casa,
nel mio vecchio corpo corroso dai tarli del dubbio,
dalla vita spirale di sentimenti,
del parlare nemica ed abuso sul minorato, sul diverso.

Vita, comunque ti amo e sono felice
di curare piaghe incurabili,
questo è mio compito, dovere e potere,
assoluto anello mancante nel mio divenire polvere.

Ti leggo i passi antichi della mia storia,
delle mie assunzioni giornaliere
di nicotina, di alcool e
di sesso rubato agli angoli delle strade.

Vita da pollo di allevamento,
vita di non meditante,
povero cattolico battezzato per forza, ma poco praticante,
del mio essere divenni l'alter ego.

Sei così anche tu alba sfolgorante,
che bruci la pelle del mio essere sentinella
delle piaghe del mondo.

Questo scritto è talmente serio, oltre ad essere drammaticamente bello, che si resta muti... assorti in meditazione, contemplando la visione di un'anima che parla con sincerità.
Risponderò così, come mi detta il cuore.

Vi son bestemmie che sono intense preghiere e arrivano al cuore di Dio che le capisce bene.
Vi sono piaghe interiori che solo la fede guarisce e dà "vita" là dove c'è morte. O l'attesa della morte.

Giuliano... durante la mia vita sono stata condotta per vie che mi hanno portata a capire che è stato un grande dono essere stata battezzata senza che io potessi dire "sì" o "no", allora. Altri l'hanno detto, il "sì", per me.
Ma il battesimo è un bene così grande che ha bisogno d'essere scoperto e vissuto per dare alla persona quello che significa, e non è tardi per scoprire che cosa ci è stato dato: veniamo lavati di ogni colpa, rigenerati, messi in condizione di ricominciare ogni giorno tentando una vita più degna e giusta e molte volte riuscendovi. Siamo nella possibilità di accedere ai sacramenti che ci rinnovano e nutrono. Possiamo scoprire che la nostra vita, per quanto carica di lordura possa essere, è carissima a Dio e che il dolore può rivelarsi mezzo per fare esperienza dell'amore che lui ha per noi.

E' meravigioso quello che dici:

"Vita, comunque ti amo e sono felice
di curare piaghe incurabili,
questo è mio compito, dovere e potere,
assoluto anello mancante nel mio divenire polvere. "


Non so come ringraziarti per avere fatto questo regalo di te, del tuo intimo ( se effettivamente hai parlato di te stesso e non di altri). E', in ogni caso, un dono prezioso. Grazie..!

E la chiusa è stupenda...

Lascia che ti abbracci

aurora