Capitolo 8
Il pirata di lubek
Oslo 23 giugno1300
Per evitare di essere visti passammo in viottoli stretti e per niente trafficati, alcuni asfaltati malissimo altri non asfaltati; ma dal lavoro fatto con le strade asfaltate devo dire che erano molto meglio quelle non asfaltate. Di sicuro sarebbe stato molto più bello passare per la strada principale, adornata con ogni genere di decorazione e trafficata da persone molto più rassicuranti di quelle che si vedevano in questi vicoli bui, ma li qualcuno avrebbe potuto vederci e pedinarci.
Credevo che il soldato mi avrebbe portato alle porte ma fui sorpreso quando in un vicolo bussò in uno strano edificio. L' edificio da fuori pareva una casa, ma non si distingueva bene dato il fatto che era notte. Qualcuno aprì una finestrella dalla porta e sussurrò:
“Parola d'ordine?”
Konrad rispose: “Leonerosso”
La guardia apri la porta e fece entrare i due.
La camera in cui si trovavano era paragonabile ad uno squallido ammasso di mattoni: il pavimento era di legno ma non era pulito da anni a giudicar dalla polvere che c'era, le pareti appunto di mattoni ma poco curate e rovinate dal tempo. La camera era illuminata da un camino che sembrava l' unica cosa ad essere pulita, anche se non era ben fatto. L'unica cosa nella stanza era un tavolino con delle sedie sparse a destra e a sinistra dove erano sedute delle guardie tutte vestite con la tipica armatura di Oslo, che giocavano con i dadi.
“Se fate la guardia cosi sono sicuro che nessuno riuscirà ad entrare qui” disse Konrad.
“Ma tu cosa vuoi che stai sempre nel municipio a grattarti la testa” rispose una guardia.
“Evidentemente io mi sono guadagnato il posto invece di giocare con i dadi”
“guarda che è un ottimo modo per far soldi”
“si, se vinci” s' intromise un'altra guardia “io fino ad ora ho solo perso 20 marchi”
“Ok ma ora non fatemi perder tempo, devo portare questo ragazzo dal pirata” Disse Konrad.
“Sempre in giro è?”
“ma 5 minuti fa non avevi detto che stavo sempre a grattarmi la testa in municipio?” e con questa frase la guardia finalmente tacque.
L'uomo che ci aveva aperto sollevò un tappeto che non si vedeva per la troppa polvere che vi si era accumulata sopra, aprì una botola e disse:
“Dopo il cunicolo avvicinatevi alla strada a nord e incontrerete un avam....” fu interrotto da Konrad che disse: “So già la strada, non serve che me la dici ogni volta, piuttosto dammi una lanterna”
La guardia ubbidì e ci diede la lanterna.
Il cunicolo era buio e stretto, ci passava a malapena una persona, e quando uscimmo l'unica luce oltre a quella della lanterna era la luna che era semicoperta dalle nubi. Dopo cento metri incontrammo un accampamento in cui vi erano 6 guardie che ci diedero altro olio per la lanterna e poi ripartimmo. Arrivati, dopo circa un ora e mezza di viaggio, vidi il porto: era un insenatura naturale nella quale era ancorata la nave del pirata, che si chiamava demone dei mari. Sulla spiaggia c'erano dei marinai che facevano la guardia, ma più che marinai sembravano dei combattenti veterani dell'esercito inglese: Ognuno di loro aveva lo stesso armamentario con un' armatura dorata tutta decorata che risplendeva con la luce del falò che avevano acceso avevano tolto gli elmi ma erano pronti a qualsiasi cosa dato che già da 500 metri avevano visto la nostra lanterna e si erano armati per la difesa, allertando la nave. Quando arrivammo videro Konrad e gli chiesero la parola d' ordine che era sempre la stessa.
“Devo far parlare il pirata con questo ragazzo” disse Konrad.
“Ma sta dormendo!”
“ È di vitale importanza!”
“Ok, ragazzi dobbiamo chiamare il pirata”
“Cosa?” rispose in coro il resto dell'equipaggio.
“ma sta dormendo” disse un marinaio.
“Allora procederemo al solito modo, David ai le pagliuzze?”
“Eccole, scegliete” rispose David.
I marinai presero le pagliuzze e tocco proprio a David andare a svegliarlo. Dopo una mezzoretta, in cui sentimmo un urlo di rimprovero che dalla nave arrivo fin qui, il pirata arrivo. Più che pirata sembrava un generale a piedi, aveva l'armatura più bella di tutte le altre, dorata con una linea che la percorreva fino ai piedi, e sul pettorale si vedeva la testa di un drago.
“Chi è il motivo per chi sono qui?”
Prima che riuscissi a parlare Konrad disse:
“C'è un ragazzo che ha un problema co il governatore e ti cerca da giorni per mari e monti affinché tu possa aiutarlo”
“Ragazzo cosa vuoi?”
“Mio padre ha chiesto un debito a mi..”
Konrad mi diete una gomitata che mi fece star quasi senza fiato.
“al governatore, che adesso vuole ucciderlo perché non ha i soldi per saldarlo”
“E cosa vorresti?”
“L'unico posto dove la mia famiglia potrebbe essere al sicuro è sulla tua nave e ti chiedo se puoi ospitarli li”
“Ma sei pazzo! Lo sai quante volte dobbiamo combattere con la nave? Sarebbero meno al sicuro sulla mia nave che dove sono ora!”
“ma saranno uccisi di sicuro se restano sulla terra ferma!”
“Lasciali nel tuo ufficio, sei un mercante no?”
“Si ma il governatore manderà degli assassini!”
“In quale città risiedi insieme alla tua famiglia ragazzo?”
“Lubeck”
“E quanto tempo hai?”
“meno di 10 giorni”
“Ho un piano...”
Ci fu un momento di silenzio, poi il pirata riprese:
“allora se il governatore vuole quei soldi cercherà i tuoi genitori per ucciderli, allora noi dobbiamo far si che non li trovi. Per far questo dovrò trasportare i tuoi genitori via da Lubeck e portarli in un altra città, e per i documenti falsi so chi può procurarmeli. Salperò domani mattina dopo aver parlato con il sindaco. Non posso andare direttamente a Lubeck perché sarebbe un rischio allora ti aspetterò a Rostock, li mi darai i tuoi genitori e li porterò in un altra città, pensavo Tallin, dopodiché attaccherò colonia per uccidere quel b******o di un governatore e con le merci prese da li attaccherò Lubeck per far decadere il sindaco e farne arrivare uno nuovo. Se fai fortuna potresti diventarlo tu sai?”
“Non fa una piega, solo che fatto questo verranno a cercare me e”
“E tu sarai in giro a fare affari con me che ti scorto sicuro” mi disse lui.
“Ora torna a Lubeck è dopodiché parti per Rostock, se non sai perché andarci sappi che puoi vendergli utensili e comprare miele e ceramiche a prezzi convenienti”
“Ok, partirò subito”