Gal Oppo (aK18211222), 12/09/2022 09:03:
Gigi buongiorno, parto dal presupposto che non ho nessuna certezza in merito, ma tempo fa , quando se ricordi bene le corse inglesi non vennero più inserite , nel palinsesto ippico italiano, il famoso amico dipendente dell'agenzia, mi disse che i provider per poter quotare le corse straniere dovevano versare dei diritti che evidentemente non vogliono più versare, o meglio, credo che ci sia qualcosa che si inceppi nel sistema perché a quota fissa, come ben sai, V/P li si può giocare, mentre al tot no, quindi non sarebbe da escludere l'ipotesi che si sono messi in testa di far morire l'ippica e ci stanno riuscendo
non credo nessuno si sia messo in testa di far morire l'ippica, semplicemente in Italia per vari motivi non è più molto importante. un motivo è averne affibbiato la gestione allo stato, al ministero agricoltura e foreste; quindi c'è un dipartimento che si occupa assurdamente di organizzare il calendario, scegliere le tris e le tqq, gestisce tutti i pagamenti dai premi ai rimborsi ecc.ecc.
Si capisce bene come un meccanismo per forza di cose complesso come quello della PA poco si addice a un funzionamento ottimale dell'ippica.
E qui la domanda sorge spontanea, allora perchè il movimento non cerca con forza di cambiare e tornare a quando si autogestiva?
facile, perchè alla fine conviene loro che di tutta l'organizzazione della baracca se ne occupi lo Stato. Girano pochi soldi, quindi perchè non evitare spese organizzative che dovrebbero rientrare in gran parte con le scommesse e un pò attraverso finanziamento pubblico.
naturalmente nel medio-lungo periodo ciò significa abbassare drammaticamente il livello generale.
Last but non least c'è tutto il problema del sistema di scommesse italiano, soprattutto riguardo il totalizzatore, che funziona in modo misterioso in particolare riguardo l'abbattimento delle quote in fase di calcolo delle vincite. per fare un esempio, la tris da quasi tremila euro che ho preso qualche giorno fa, in realtà, se in assoluto è stata ovviamente soddisfacente, in relazione alla quotazione che aveva il vincente fino alla chiusura del gioco è stata un bella sòla, come si dice in trentino. la quota oscillava tra 89 e 92 ed alla fine è stata pagata 42-45, non ricordo bene. il conticino è facile, avrei riscosso più del doppio.
come sappiamo c'è un forte prelievo statale, aumentato nel 2018, contemporaneamente diminuì il pay out delle slot e similari e venne introdotto il divieto di pubblicità per le scommesse. tutto ciò sotto la copertura verso l'opinione pubblica del contrasto al gioco d'azzardo e alla ludopatia.