***
Allora questa vita "in clausura", nascosta con Cristo in Dio, nella marginalità e inutilità, che rimangono tali, può diventare il luogo limite tra la terra e il Cielo, lo «stare sulla soglia della casa del mio Dio», (180) dove nel frammento, personale e di una comunità che vive la stessa dinamica pasquale, si raccoglie ogni aspetto dell'umano, anche di contraddizione, anche di peccato, per esporlo alla speranza della Luce che c'è e che viene per ogni uomo.
Si realizza così una missione che per noi risponde alle parole di Chiara d'Assisi: «Ti considero collaboratrice di Dio stesso e colei che rialza le membra cadenti del suo corpo ineffabile». (181)
Non è pretesa, è dono dall'Alto che trasfigura la debolezza specchiandola nel volto dell'Unico povero, umile, crocifisso Amore. Dall'Alto, dalla sua morte, ci insegna e ci offre di morire giorno per giorno all'opacità e dare spazio alla Luce così che anche l'esperienza dell'estrema fragilità e debolezza, la morte, percorsa dalle vene misteriose della paura e della solitudine, si sappia accompagnata dalla sicurezza e dalla compagnia del suo amarci, fedele.
[170] Suor Chiara Veronica (1954) è sorella povera del Monastero Santa Chiara di Milano.
[171] Vangelo secondo Giovanni, 3, 7.
[172] Cfr. Vangelo secondo Giovanni, 3, 1-21.
[173] Vangelo secondo Giovanni, 3, 3.
[174] Cfr. Vangelo secondo Giovanni, 7, 50-51.
[ 175] Cfr. Vangelo secondo Giovanni, 19, 38-42.
[176] Vangelo secondo Giovanni, 3, 16.
[177] Vangelo secondo Giovanni, 3, 14b-16.
[178] Seconda lettera ai Corinzi, 8,9.
[179] Cfr. Chiara D'Assisi, Regola VIII in Fonti Francescane, 1977.
[180] Salmo 83, 11.
[181] Cfr. Chiara D'Assisi, Lettera III in Fonti Francescane, 1977