La Murena

La Murena tagliava le onde ad una velocità impressionante. Gli informatori dicevano che Great Wik era scarsamente difesa ed ora, Tess e le sue Sirene erano dirette la, assieme a tutti i rivoltosi della Fratellanza. Ognuno, mosso dalle sue motivazioni, avrebbe cercato di trasformare quella giornata nell'inizio di una nuova era per le Isole di Ferro.
Proprio per questo Tess aveva spinto la nave al massimo delle sue possibilità.
Lisola era vicina, si vedeva all'orizzonte e le Sirene erano pronte alla battaglia.

Balon



Solo qualche giorno prima, nella sala grande di Pyke, era giunto un corvo indirizzato a suo fratello Aeron. "Era il Dio Abissale in persona a parlargli", o almeno questo era quello che Aeron raccontava in giro. In realtà aveva costruito una rete di spie tra i più ortodossi adoratori del Dio Abissale, gente la cui fedeltà al sacerdote trascendeva ogni altra cosa.

Anche la fedeltà alla causa ribelle.

Era in questo modo che la soffiata di un attacco della fratellanza era giunta fino a casa Greyjoy. La flotta di ferro era salpata il giorno successivo, la destinazione ignota a tutti tranne che a Balon ed Aeron. Perfino Lord Quellon non era stato informato, perché l'ora era già tarda, e la minaccia incombente.

Balon, alla testa di un terzo della flotta di ferro, si era recato a Great Wyk, la più grande delle isole dell'arcipelago:


Tanto grande, che con l'aiuto delle tenebre era piuttosto facile nascondere le proprie navi al riparo di un promontorio.


E fu esattamente questo che Balon decise di fare. Le navi scaricarono la truppe di terra in una cala poco frequentata, e dotate ora del solo equipaggio minimo fecero il giro per entrare dal porto principale di Great Wky, tagliando ogni via di fuga ai ribelli.

Balon stesso aveva deciso di lanciare un'ultima arringa ai suoi uomini dal ponte della Pella, nave ammiraglia di quella flottiglia:

"Oggi siamo qua a mondare le isole di ferro dalla feccia ribelle che vuole il nostro cibo, le nostre donne, la nostra libertà! E invece da noi avranno solo ferro e sale! Cavate loro gli occhi, e annegateli nel mare! Tagliate loro le braccia e ardeteli come candele nella notte!

Nessuna pietà per i traditori delle isole!
Solo la morte del Dio Abissale!"

Intanto la nave scivolava lungo il promontorio, l'acqua salata sferzava il volto di Balon a ogni beccheggio della nave, e la tensione prima della battaglia caricava la sete di sangue.

A qualche miglio dal porto Tess si accorse che le cose non andavano come previsto. La flottiglia era in tremendo ritardo, colpa di qualche tempesta, ma nonostante ciò le truppe di terra avevano sferrato l'attacco, lo si intuiva dai pinnacoli di fumo. "Muoviamoci o li spazzeranno via tutti!" tuonò furente.
"Tess... siamo l'unica nave giunta all'isola... ci spazzeranno via.." protestò una delle Sirene.
"La murena è veloce, voi siete preparate e abili, io sono rabbiosa..." poi si volto verso la ragazza "... e il Buon Padre veglia su di noi. Avanziamo!"
La ragazza chinò il capo e le vele nere della murena furono fatte gonfiare fino quasi a strapparsi. Una nave non bastava, ma almeno avrebbe incendiato qualche culo devoto al Dio abissale!

Girato il promontorio, Balon vide dalla sua postazione sul ponte della Pella il porto di Great Wyk. Il cielo portava già Delle strisciate di fumo, segno che a terra i combattimenti erano iniziati.

Davanti a loro, una nave solitaria solcava il mare a massima velocità, diretta dentro il porto. Nessuno navigava in quel modo, se non i folli ribelli della fratellanza.

Balon fece segno ai suoi di allargare la formazione, per circondare la nave ed incastrarla tra la flotta di ferro ed il porto di Great Wyk.

Tess vide la formazione delle navi Greyjoy con la nave lunga di Balon, la Pella. La riconobbe chiaramente. "Vira di settanta gradi Est"Le sirene si fermarono una frazione per capire se davvero Tess voleva fare quello che aveva detto, a quella velocità. "Viraaaaaa!".
La Murena si piegò vino quasi ad imbarcare acqua. Il sartiame scricchiolava quasi quanto il legname della nave, che però resistette. Ora il ghigno di Tess era al limite della follia. "Prepararsi a speronareeeee!" Le sirene capirono che quella era una missione al limite del suicidio ma imbracciarono le armi tenendosi a corde o fermancora. La Murena avanzava a folle velocità contro la Pella. Tess aveva però un asso nella manica.

Balon vide la nave ribelle eseguire una manovra ardita, cambiando repentinamente direzione per venirgli addosso. All'orizzonte quello era l'unico guscio, sapevano di essere spacciati e stavano chiaramente cercando di fare più danni possibile prima di una morte certa, schiantandosi contro una nave Greyjoy.

Avrebbe potuto semplicemente ammainare le vele, facendosi superare dai suoi. Anche se una delle sue navi avesse subito l'impatto, dubitava che sarebbe affondata... e la riva era così vicina in ogni caso. I ribelli, incagliati in una delle sue navi, non avrebbero avuto via di fuga e sarebbero stati macellati come tonni in rete.

Ma Balon Greyjoy era l'erede delle Isole di Ferro, e non avrebbe perso la faccia in superiorità numerica e davanti alle sue terre.

"Marinai avanti tutta! Cambiare la rotta, esporre il fianco destro!" urlò sopra il fragore delle onde. Il suo primo ufficiale ripeté l'ordine con il corno, perché fosse udito dalla flotta.

"Signore, stiamo esponendo il fianco destro per quale motivo? Così ci colpiranno sicuramente..." si permise di commentare il primo ufficiale.

"Non ho finito con i miei ordini." rispose Balon. Prese fiato e urlò nuovamente: "Rematori di babordo, prepararsi a frenare. Rematori di tribordo, prepararsi ad accelerare!"

Il primo ufficiale, con sguardo ammirato, comprese la strategia e fece soffiare il corno. All'ultimo momento possibile, la flotta avrebbe compiuto una rotazione violentissima, impossibile da ottenere con le sole vele. Le navi, ora esposte sul fianco destro, avrebbero rivolto la prua contro la nave nemica, minimizzando le possibilità di uno scontro.

"Soldati, tutti sopra coperta! Prepararsi all'abbordaggio! Per il Dio Abissale!!!"

Tess che conosceva bene gli uomini di ferro capì che la mossa dei Greyjoy era una trappola. Lei poteva anche morire ma doveva dare un vantaggio agli uomini a terra. Se le navi fossero entrate in porto sarebbe stata la fine.

Destro per destro, si disse.

"Venti archi infuocati lato destro. Ora!". Le sirene si posizionarono.
"Legate gli attizzatoi! Veloci!!!".
"Poi si girò verso il timoniere. Al mio via fai la stessa cosa di prima".
Arrivarono a gittata di arco, almeno credeva Tess.
All'unisono le navi Greyjoy ritornarono in posizione, velocemente in rotazione ma molto lente in passo. La Murena invece si piegò fino a far paura. Il mare lambì la murata destra tanto che alcune delle Sirene vennero colpite di schizzi di acqua salata. Una cadde addirittura in acqua.
"Scoccate!!!" e una nuvola di frecce, circa un paio o forse tre per arciere puntò alle vele nemiche. Alcune vennero bucate e altre incendiate, fortunatamente per Balon Greyjoy le vele della Pella non furono danneggiate più di tanto.
Mentre La Murena riprendeva la posizione ancora lanciata dalla spinta delle sua onda e a vele spiegate riuscì a prendere quella distanza minima che le permetteva di stare fuori dalla gittata dei pochi arcieri imbarcati sulle navi. Di contro metà della prima linea delle navi Greyjoy era a mezza vela, quindi lenta e incapace di riprendere velocità in breve, ostruendo in parte il cammino delle navi dietro di loro. La Pella e altre navi però erano integre, seppur con meno spinta della Murena...

"Ora mi sono proprio scocciato di questo guscio di noce" disse Balon, così piano che solo il primo ufficiale riuscì ad udirlo.

Strappò il corno dalle mani del primo ufficiale, prese fiato come un solo un annegato scampato alla morte avrebbe potuto fare, e soffiò.

Dall'altro lato dell'isola, dopo pochi minuti, ecco affacciarsi anche il resto della flotta di ferro, che in una manovra a tenaglia premeva ora la nave ribelle da ogni lato.

"Rematori, vogare! Vele al massimo! Raggiungiamo quei traditori e catturiamo il capitano che ha osato mettere in pericolo la nostra patria!"

Inoltre, pensò Balon, avrebbe proprio voluto fargli qualche domanda sui mandanti di questa ribellione...

"Lo voglio vivo!"

Le navi avevano ormai quasi cinto la via di fuga della Murena e Balon era il diretto inseguitore. Già pregustava la cattura quando dei veri e propri mulinelli d'acqua cominciarono a formarsi costringendo le navi a cambiare rotta e in alcuni casi a invertirla. In breve la Murena era lanciata verso il mare aperto con solo la Pella lanciata all'inseguimento, troppo vicina per essere infastidita da quei misteriosi mulinelli d'acqua. Balon doveva decidere se proseguire da solo o meno.

Balon era visibilmente seccato. Perché il Dio Abissale voleva negargli quella preda?

Decise che si trattava di una prova, e non poteva tirarsi indietro davanti ai suoi uomini.

"Primo ufficiale, teniamo dietro a quei bastardi! Vele spiegate e tenere la distanza.

Tu lassù, di vedetta sull'albero maestro! Occhi aperti per eventuali trappole."

La Pella si lanciò dietro la Murena.