| | | OFFLINE | | Post: 10.878 | Registrato il: 19/11/2001 | Città: CARRARA | Età: 47 | Sesso: Maschile | | |
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Ah, il 17 aprile riapre il Sesana di Montecatini.
Non so se ci sarò all’apertura dato che da disoccupato e povero spero di fare lo scrutatore per il referendum indetto in quella data, ma sicuramente Daspo o non Daspo sarò presente alle riunioni di corse per portare una carezza sul muso o una carota ai protagonisti e ai miei idoli del mio sport preferito, come da quando son nato e come farò finchè vivrò.
Questo per comunicare ai vari organi di stampa di un’ippica corrotta, clientelare, nepotista, leccaculista di mettersi il cuore in pace, soprattutto a quei “colleghi” che proposero il Daspo nei miei confronti.
Ah, la questura di Pescia mi disse tra le righe che peraltro a loro non gliene fregava proprio nulla ma mi avevan dovuto convocare perché pressati da Montecatini, e anche il mio avvocato disse che era palese che in quel caso (una mia protesta giusta a favore di cavalli e guidatori in pista che rischiarono la vita) qualcuno a Montecatini aveva interesse a farmi tacere …
A me se quel giorno, in cui c’era Obama Di Celo che scossò andò incontro ai cavalli che stavano giocandosi l’arrivo a tutta e infamai protestando contro la giuria per la tragedia sfiorata, fosse venuto a dirmi che la mia protesta fosse stata sbagliata o eccessiva uno dei gentlemen driver in pista l’avrei accettato, ma il Barsi non ha mai detto che avevo sbagliato a protestare e che in quell’occasione lui e il suo cavallo non rischiarono la vita, Zaccherini non ha mai detto che avevo sbagliato a protestare e che in quell’occasione lui e il suo cavallo non rischiarono la vita, la Gradi non ha mai detto che avevo sbagliato a protestare e che in quell’occasione lei e il suo cavallo non rischiarono la vita, Kersbaum non ha mai detto che avevo sbagliato a protestare e che in quell’occasione lui e il suo cavallo non rischiarono la vita, né nessuno degli altri, solo i miei “colleghi” giornalisti (quelli bravi eh …) hanno avuto anche da rompere i coglioni perché era una giornata di gran premio e the show must go on, come quando fecero morire la povera Palmaria in pista … il veterinario praticò l’eutanasia ma il fatto che la cavalla potesse essere salvata lo sa anche lui; si era affogata e (a terra) non riusciva temporaneamente a rialzarsi, ma si poteva e si doveva continuare a tentarle di salvarle la vita senza assurde pressioni sul veterinario perché si doveva far presto perché era una giornata di Gran Premio. La salute dei cavalli del nostro meraviglioso sport VIENE PRIMA DEI GRAN PREMI!
Se un driver mi dice che ho sbagliato io allora mi cheto ma se ho ragione e non devono mettere a repentaglio la vita dei cavalli vado dritto; così come quando per godermi il mio sport vado a far le foto per me stesso (per gioia amatoriale di fotografare un protagonista del mio sport preferito) alle premiazioni una volta mi trovai addirittura dietro Rosellini (la memoria fotografica dell’ippica in Toscana) senza accorgermi che gli avevo rubato il posto e lui (a differenza di tanti presuntuosi e arroganti) anziché prendermi per un orecchio e dirmi di fargli posto mi disse “Scusa Amario, mi fai fare una foto anche a me?” Purtroppo a parte la famiglia Rosellini e la famiglia Berti di grandi professionisti che svolgono la loro opera all’ippodromo con rispetto verso il pubblico e gli appassionati a Montecatini sono rimasti pochi …
Comunque io non lo so chi ha “ponzato” per il Daspo ma se credono che questo sopprima la mia voce non mi conoscono, non si sopprime una passione, io il mio sport me lo godo, mica mi fa paura saltare un cancello o guardare le corse dalla montagnola della ferrovia:
- all’Ardenza si saltavano i cancelli, quando si era ragazzi e il babbo ci dava la paga settimanale ma sul lungomare di Livorno le tentazioni son tante (non si vive solo di cavalli …) così finiti i soldi si entrava all'ippodromo saltando l’arruginito cancello verde dalla parte del mare per riuscire a vedere le corse;
- s’andò alle aste a Settimo Milanese e dopo aver fatto un collettone gigante avevamo circa 12 mila euro e tra prezzo minimo più diritti d’asta tutta la giornata lì a sperare di aggiudicarci un cavallo, dalla mattina alla notte a alzare la mano e poi i cavalli belli andavano tutti ai Biasuzzi, ai Meli, e noi a passar la giornata a Settimo Milanese ad alzar la mano “è nostro, è nostro!” finchè l’ultimo a sfilare sul ring non l’avevamo neanche visto, ma subito ad alzar la mano ormai ubriachissimi “Nostro, nostro!!!”, alla fine un po’ per compassione nessun altro alzò la mano, e il banditore picchiò il martello, per la prima … per la seconda, lo vado ad aggiudicare (e noi “Per la terza, per la terza!!!”) “Aggiudicato alla scuderia Toghy, Don Rodrigo Bef!”, per andarlo a salutare anche di notte io e Luchino Perini o entravamo nelle scuderie saltando il muro e sfidando i cani lupo di Brunino Lenzi (di notte a chiamare l’allenatore del nostro cavallo Sergio Bechini, “O Sergio vienici ad aprire che siam rimasti chiusi quando son finite le corse!”, “Ma come? Le mattinee son finite alle 2 di pomeriggio, son le 11 di sera, o grulli, non fatevi veder dal custode che ha già chiamato la polizia una volta, non so se è più ignorante lui o i cani del Lenzi!”).
- E il mitico Don Rodrigo ci ricompensò vincendo 4 volte (anche se in una fu distanziato dal presidente Del Punta per danneggiamento grave e palese a una cavalla che era una lunghezza e mezzo dietro … ci volevan già bene allora, vaia vaia). Così come memorabili i successi di Bullo Air, dopo che ero rimasto disoccupato non avevo più soldi per mantenerlo (e non è che potevamo tutte le notti andar a rubare le sacche di ringer lattato dall’amico Roberto Biagini eh, ehehheh) ma prima di lasciarlo s’era dato partente a Follonica in gentlemen e partii da Carrara con la 205 tutta scassata e senza benzina e 50 euro nel portafoglio, 20 di benzina e 30 di Bullo Air: Vincente!!! Quando ai 500 finali il Kersbaum lo spostò in mezzo alla pista si levò un urlo dalle scuderie che risuonò in tutta la maremma ”Provaci trottolinoooooooooooooooo!!!!!!!”
- E a proposito di urla ippiche mi viene in mente quando dal Lando (il mio allibratore preferito, il mio sogno sarebbe stato riuscire a riscuotergli un cavallo quando lo dava a 69 ma non mi è mai riuscito, sigh ..) era a 4 contro 1 la svedese Idla Brick con Barbara Renzulli e gli chiesi se me ne dava 100 a 4 e mezzo, lui rispose “Te ne prendo quanti ne vuoi ma senza quota di favore!”, “Benissimo, fammene un milione” “Quattro milioni per un milione Idla Brick”, dalla penultima curva all’arrivo de Le Mulina son circa 700 metri tanti metri ma anche tanta voce … “Scansa le buche Barbaraaaaaaaaaaaaaaaaaaa”
E ora credono che un appassionato si possa fermare per volere di chi gli vuol male (chissà poi perché)? Ma io se costui si chiamasse Bellandi o Marzullo o Procino o Paolini o Franchini o Cioni o Negri io il mio sport me lo gusto e in ogni caso proverò ad andare nelle scuderie (entra di tutto … allenatori con le sonde, pseudo giornalisti, pseudo stelle non si sa di che e non può entrare un appassionato di cavalli?).
Ormai quando vado alle corse non mi stupisco più di niente: ricordo la Erica Nesti quando mi disse che il memorial di suo padre a Montecatini non lo facevano perchè oltre alla coppa gli chiesero soldi (per la cronaca il padre Romano era presidente dei guidatori e poi il memorial fu fatto, prima a Firenze e poi dopo tante richieste anche di appassionati come me a Montecatini, per fortuna prima che Erica ci lasciasse); ricordo quando Irma Cacialli (l’anziana proprietaria di Valpiana che ha passato la vita all’ippodromo) si vide negata la magliettina ricordo del gran premio (che ogni anno la signora Cacialli conservava in amore di questo sport) con la risposta che le magliettine erano riservate al solo pubblico pagante …
Io sono pubblico pagante giacchè, che pur disoccupato, arriverò al Sesana in qualche maniera e darò l’obolo dei 5 euro del biglietto d’ingresso a questi “signoroni” del Sesana (dato che pur essendo giornalista e che in molti ippodromi senza che io lo richieda si mostrano molto gentili e mi fanno entrare con un biglietto omaggio) non voglio certo farli mancare … ci mancherebbe …
Poi anziché 5 ne voglio pagar 10 a riunione per vedere queste facce (che entrano a gratis … le giornaliste brave ….) di chi ha proposto il Daspo a me; a questa o questo signorona o signorone vorrei dire che non so se si chiama Bellandi o Procino o Paolini o Cioni o Franchini o Negri che tanto mi godrò il mio sport al Sesana fino alla fine dei miei giorni, quindi si posson pure metter l'anima in pace. Lo farò e son pronto a scommettere su di me, vincente:
O Milena, fammi dumila lire di Amario vincente! Ah no, scusi Dottoressa Paolini, l’avevo scambiata per una che faceva i biglietti al totalizzatore …. |