Ciao Mad, ciao Lore, ciao Ale...
non è solo il fatto di legittimare una votazione, ma questi attestavano anche la presenza di chi invece non era presente, cosa che nella P.A. è punita come truffa allo stato, cioè il cosidetto assenteismo...ed invece questi oltre a non essere puniti, percepivano anche i 220 euro della presenza!!!!
Bisogna dare atto a Fini di essersi battuto affinchè questo schifo terminasse...ci ha messo tantissimi anni, ma alla fine ci è riuscito ed ora con le impronte digitali non sarà più permesso rubare i soldi dello stato, nè votare per chi è assente!....c'è da vergognarsi per loro nel pensare che questi sono...deputati..ad essere i portacolori dell'onestà e della rettitudine!!!
Ma ogni popolo ha la classe dirigente che merita e noi con il nostro silenzio-assenso, sempre proni alle loro decisioni, destra o sinistra non importa, evidentemente la meritiamo.
Ciao,
Pino
MadMax63, 05/03/2009 15.53:
Un servizio visto ieri mi pare sul TG5, mostrava Fini che gongolante dimostrava il funzionamento del registratore di impronte digitali, allo scopo di evitare che i parlamentari facessero lo scherzetto del "pianista".
Gongolante????
Quel pirla del giornalista avrebbe dovuto fargli la domanda:"
Ma cazzo, altro che gongolare, ci sarebbe da piangere dalla vergogna se per legittimare una votazione in parlamento bisogna ricorrere a questi mezzi."
Invece gongolava pure il giornalista!!!
TOTALE RIBALTAMENTO DELLA REALTA' CRIBBIO!!!
Che schifo