In serie A, nonostante il campionato non abbia ancora emesso tutti i verdetti, impazza il toto allenatore. Ed il “valzer della panchina” interessa quasi tutte le società, ad eccezione di Bari (Ventura), Bologna (Colomba), Napoli (Mazzarri), Palermo (Rossi) e Roma (Ranieri: attenzione, però, alle sirene della Nazionale). Si preannuncia,dunque, un’autentica rivoluzione che interessa anche le big. A cominciare dall’Inter, dove,a dispetto delle smentite di parte (doverose), i giornali spagnoli continuano a dare per sicuro l’arrivo di Mourinho sulla panchina del Real Madrid al posto del cileno Pellegrini. Ed il club delle merengues sarebbe pronto ad investire onerosamente per questa operazione che contempla la liquidazione di Pellegrini (5 milioni), la buonuscita all’Inter per liberare Mourinho (7 milioni) e l’ingaggio del tecnico portoghese e del suo staff (4-5 persone) per un totale annuo di circa 14-15 milioni per tre stagioni, ovvero un paio di milioni in più annui di quanto sborsa l’Inter.
Fantamercato? No, di certo, visto che il Real Madrid è chiamato a riscattare l’ennesima stagione deludente che diventerebbe addirittura fallimentare nel caso,come sembra, lo scudetto andasse ai rivali del Barcellona. Da qui l’ansia di riscatto del presidente Perez che sarebbe poi disposto ad assecondare il tecnico di Setubal in ogni sua richiesta di mercato. E la panchina dell’Inter a chi andrebbe? Per adesso circolano solo ipotesi, visto che il presidente Moratti ed il suo entourage non vogliono prendere in considerazione questo divorzio, soprattutto alla luce delle “battaglie campali” di Siena e Madrid. In ribasso le quotazioni di Blanc, attuale tecnico del Bordeaux che sembra destinato a sostituire Domenech alla guida della nazionale francese e di Mihajlovic; in ascesa invece Benitez (difficile il suo approdo alla Juventus ed allo stesso Real Madrid).
Attenzione poi a Guardiola: il tecnico di Santpedor, dopo aver vinto tutto con il Barcellona e nonostante abbia a gennaio rinnovato il contratto fino al 2011 (ma la firma avverrà il primo luglio, dopo l’insediamento del nuovo presidente), potrebbe decidere di tentare una nuova avventura per aprire un nuovo ciclo. E la società di via Durini sarebbe l’ideale. Juventus e Milan,invece, hanno già preannunciato da tempo che nella prossima stagione divorzieranno, rispettivamente, da Zaccheroni e Leonardo.
In casa bianconera l’arrivo del nuovo direttore generale Beppe Marotta (con lui dalla Sampdoria anche il capo degli osservatori Fabio Paratici, il segretario Umberto Marino e forse il diesse Salvatore Asmini) potrebbe aprire le porte a Del Neri. Il tecnico friulano, in grande considerazione da parte di Marotta alla pari di Luciano Spalletti (blindato,però, dalla Zenit San Pietroburgo da un oneroso contratto triennale), ha dalla sua il fatto che il prossimo primo luglio è libero. Quindi, a differenza di Benitez, primo candidato dei bianconeri che però ha un lungo e ricco contratto con il Liverpool, costerebbe solo il suo ingaggio e quello dei suoi (pochi) collaboratori. E questo denaro risparmiato potrebbe essere reinvestito sul mercato, dove comunque Marotta avrà pieni poteri. Da non scartare poi l’ipotesi Prandelli, il cui nome metterebbe tutti d’accordo a Torino. Anche questa strada, però, si presenta tortuosa per due semplici motivi: l’allenatore bresciano è sotto contratto con la Fiorentina ed è in corsa per la successione di Lippi alla guida della Nazionale. Per la panchina azzurra è anche in ballottaggio Zola, il quale - dopo il divorzio con il West Ham - avrebbe il vantaggio di essere "libero".
Al Milan, chiamatosi fuori Van Basten (pallino di Berlusconi) per problemi alla caviglia che non gli avrebbero consentito di allenare, in pole position la coppia Galli-Tassotti; più defilato Allegri e l’ex Rijkard. L’unica cosa certa è che la rosa sarà ritoccata e possibilmente ringiovanita, a dispetto dell’ingaggio dello “stagionato” Yepes, con un occhio importante al portafoglio. Vediamo ora i possibili sostituti di Del Neri e Prandelli. In casa doriana, dove è previsto l’arrivo dall’Udinese del direttore generale Sergio Gasparin, potrebbe approdare Di Carlo, autore di un ottimo campionato con il Chievo. Si ricomporrebbe così il binomio che a Vicenza ottenne grandi risultati.
Outsiders Mihajlovic, Donadoni Allegri e Giampaolo (in percentuale minore). Tutto fatto per Guidolin all’Udinese, percorso inverso per Marino al Parma. Bisoli, pilota della matricola Cesena in lotta per la serie A, finirà al Cagliari, che lo ha già visto protagonista in campo e dove i tifosi lo aspettano a braccia aperte. In ballottaggio anche Lerda, coach del Crotone rivelazione, inseguito anche dal Torino. Incerto il futuro di Gasperini al Genoa. Il tecnico,allettato dal calcio inglese, potrebbe essere un candidato anche per la Fiorentina. E tra i rossoblù un candidato forte potrebbe essere Allegri (il tecnico livornese,nonostante l’esonero a Cagliari, non resterà comunque certamente disoccupato) ed in misura minore Di Carlo.
Aria di ribaltone anche in casa delle retrocesse Atalanta e Siena. In Lombardia, dove il nuovo diesse dovrebbe essere Castagnini (candidato anche a Bari), in uscita dalla Juventus, è in procinto di tornare Colantuono, al quale si chiede una nuova risalita in serie A. In Toscana il neo diesse Giorgio Perinetti potrebbe ricomporre con Conte l’accoppiata che ha condotto nella scorsa stagione il Bari in serie A.