| | | OFFLINE | Post: 3.894 | Registrato il: 26/05/2009 | Età: 71 | Sesso: Maschile | | |
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“Ogni parola che i genitori e i figli si dicono,ogni azione che intraprendono, ogni gesto che compiono insieme, concorrono a creare la "banca della memoria" dei figli. Quell'insieme di ricordi diviene la storia dei genitori e la loro posterià. e per i figli, la loro eredità e il loro destino”
L’ho letto da qualche parte
Adesso mi chiedo cosa risponderei a mio figlio, trentenne e disoccupato, lavoratore in nero e alla giornata, qualora mi chiedesse se per porre rimedio al suo stato di “indigenza” fosse possibile optare per un sistema part-time in regime di reciprocità – genitore e figlio – all’interno dell’azienda dalla quale dipendo.
Probabilmente risponderei che ciò non si immagina in un ente pubblico come quello da cui dipendo.
Un ente all’interno del quale ho già trascorso i miei ultimi quaranta anni
Ciò non corrisponderebbe ai requisiti di correttezza, trasparenza e lealtà nei confronti degli altri figli di lavoratori non dipendenti pubblici –commercianti, artigiani, operai ecc…-,
Ma quando e dove!:
i figli dei commercianti il più delle volte rilevano l’attività del padre; i figli degli artigiani, il più delle volte imparano arte e mestiere rilevandone l’attività; i figli degli artisti nell’arte, dei politici dappertutto ecc…
Molti figli di tanti operai seri, onesti e corretti (in barba all’art.18), qualche anno fa quando l’economia filava, venivano preferiti dalle aziende quando il genitore era prossimo o in pensione, nel rispetto di quel detto “tale padre tale figlio”.
Per i lavativi vale anche, in parte, questo detto, visto che una buona parte di loro, con sincero spirito democratico, trovano comodo vivere di éscamotage e arrangiamenti.
Io non appartengo “ne’ agli uni ne’ agli altri” e quindi posso stare tranquillo e… rassegnato
Mia auguro che ciò sia una pietra lanciata nello stagno.
Dico “una pietra” non un boomerang visti i tempi che corrono
Comunque, a prescindere da tutto rimane attuale la sola banca della memoria.
Magra consolazione!!!
BUONA PASQUA A TUTTI NOI
Pino Verbari
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