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by Claudione

Ultimo Aggiornamento: 29/07/2014 11:10
01/09/2012 11:31
 
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........Claudione ...riprende.......
In questi cinque lunghi anni durante le mie ricerche e i miei studi non vi è stato un solo momento della storia delle grandi crisi economico/finanziarie del passato che non mi abbia raccontato che il minimo denominatore comune di tutte le crisi è sempre stata l’impressionante iniqua distribuzione della ricchezza e il conseguente eccesso di debito utilizzato per sopperire a questa disparità.

Sono in tanti quelli che fanno finta di non comprendere!

La disuguaglianza è sempre stata con noi dice Douglas Down, autore di Inequality and the global economic crisis. Con la crescita del capitalismo in tutto il mondo, le disuguaglianze di reddito, ricchezza e potere sono diventate empre più estreme.

Poi ovviamente qualcuno vi dirà che milioni di nuovi ricchi sono apparsi come funghi in ogni parte del globo, ma nessuno vi racconterà l’altra faccia della medaglia, del famigerato “trickle down”

In questo libro si cerca di dimostrare che la crisi bancaria attuale è il risultato della crescita della disuguaglianza in tutto il mondo. L’espansione del settore finanziario ha portato incredibili ricchezze per pochi eletti, a spese della maggioranza. La disuguaglianza è stata completamente  ignorata, o descritto come un aspetto necessario a un boom economico globale. Con il crollo dei mercati mondiali, la fallacia di questa posizione è chiara.  La disuguaglianza e la crisi economica globale mostrano come sia solo affrontando la disuguaglianza che possiamo garantire la salute delle nostre economie per il futuro.

In Italia il dibattito sulla patrimoniale fa tenerezza!

In Italia l’applicazione della patrimoniale è sempre stata un’applicazione subdola, di massa, dalla recente IMU all’imposta sui depositi e contratti finanziari.

Quando si parla di patrimoniale sembra che esisti solo quella che colpisce tutti e tutto indistintamente. Quando si parla di patrimoniale di mette solo in evidenza la presunzione di una manovra esclusivamente recessiva o non applicabile per la facile mobilità dei capitali.

Vi è stato raccontato che la Tobin Tax è una fesseria, mentre decine di tobin tax sono in vigore in molti Paesi e addirittura nel cuore di Londra nella City  si trova quella più elevata al mondo che corrisponde allo 0,5 % ripeto 0,5 % del  valore di tutti i titoli acquistati sulla sua borsa.

Ma più restate “ignoranti” ovvero ignorate, più il sistema è felice e si perpetua!

In questi giorni oltre ad un paio di fesserie un teneressimo Profumo ha osservato come ”Una patrimoniale io la vedrei con grande favore, ma so che genera molti dibattiti anche all’interno del Partito democratico”.

Lasciamo perdere i dibattiti nel nulla, per favore ed andiamo nella terra della speculazione…

«Se vogliamo restare una società prospera e coesa, le persone con una  considerevole ricchezza devono fare uno sforzo per dare un contributo ulteriore» ha detto al Guardian Nick Clegg, vice del premier David  Cameron. Clegg, inoltre, propone di rivedere le regole del sistema bancario  inglese, rendendole più stringenti per le banche commerciali.

Nick Clegg ha dichiarato che le persone più ricche d’Inghilterra dovranno  pagare una tassa di emergenza: solo così sarà possibile evitare un disgregamento  della coesione sociale dovuto alla “guerra economica” che il paese sta  combattendo per via di una recessione più lunga di quanto ci si potesse  immaginare.

Nella prima intervista rilasciata da un alto funzionario del  governo per segnare la nuova stagione politica, il vice-primo ministro ha detto  al Guardian di volersi lanciare in una battaglia per convincere i suoi  compagni della coalizione guidata dai Tory della necessità che sulle spalle dei  ricchi gravi un maggior sacrificio economico.

«Se dovremo chiedere alla gente di fare più sacrifici e stringere la  cinghia per più tempo» ha detto Clegg, «dobbiamo, di conseguenza, far  sì che le persone si accorgano che queste decisioni vengono prese nel modo più  onesto e graduale possibile».

«Se da una parte mi sento orgoglioso di alcune delle cose che il  governo ha fatto, credo, dall’altra, che maggiore equità sia necessaria  nelle prossime fasi di stretta fiscale. Se non lo facciamo, non credo che il  processo sarà politicamente o socialmente accettabile e sostenibile»

L’intervento di Clegg – pronunciato al suo ritorno in  Inghilterra dopo due settimane di vacanze in Spagna con la famiglia – andando ben oltre l’attuale linea politica del partito sulla tassa per  gli immobili di lusso, prevede una «contribuzione per un tempo limitato» dei  ricchi.

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