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by Claudione

Ultimo Aggiornamento: 29/07/2014 11:10
14/09/2012 14:23
 
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.......parole.....parole....MA QUANDO .......QUANDOOOOOO......
[SM=g1430714]


Una premessa è fondamentale! Quelllo che è accaduto in queste ultime settimane, Vi darà il tempo, se non cambierà nulla dal punto di vista esclusivamente politico, di fare con calma i preparativi per raggiungere serenamente non più solo la leggendaria riva del fiume ma probabilmente la vetta più alta possibile.

Quello che affascina è che i pusher americani della Federal Reserve non hanno atteso neanche un secondo per correre a comunicare in anticipo ai propri clienti, la notizia dell’arrivo di un nuovo carico di droga da oltre 40 miliardi di dollari, l’ennesima e probabilmente ultima grande illusione, l’overdose finale anche se il Giappone insegna che si puà continuare ad oltranza nella più imponente depressione economica della storia.

Questo dimostra se mai ce ne fosse stato bisogno che l’America è in recessione, che ha disperatamente bisogno di uscire dalla depressione umana in cui versa il suo popolo.

La depressione in America non è solo umana ma anche intellettuale, si intellettuale perchè l’economia e la finanza sono nelle mani di colui che ha sbagliato  la più clamorosa diagnosi della storia, probabilmente solo per interesse politico e ora continua a somministrare cure inutili e dannose, spacciandole per miracolose come se facendo salire il valore di qualche inutile assets possa servire a rilanciare fiducia e speranza.

Da sempre Bernanke,  governatore della banca centrale e allievo fedele di Milton Friedman e Anna Schwartz sostiene che il loro storico studio dal titolo ” Monetary History of the United States, 1867-1960 ” è da considerare  la migliore tra le spiegazioni da dare al peggior disastro economico della storia americana, la Grande Depressione,  al punto tale da dichiarare al 90° compleanno di Friedman (2002):

“Vorrei dire questo a Milton e Anna: per quel che concerne la Grande Depressione, avevate e avete ragione; è stata nostra responsabilità. Chiediamo perdono. E grazie a te, Milton, non commetteremo più lo stesso errore”.

L’anno successivo (2003) Friedman dirà, in un’intervista al Financial Times che potrete trovare interamente  QUI,  che in fondo…

“The use of quantity of money as a target has not been a success,” concedes the grand old man of conservative economics. “I’m not sure I would as of today push it as hard as I once did.”

Si ha detto proprio cosi, l’uso della quantità di moneta come obiettivo non è stato un successo e di non essere sicuro che oggi rifarebbe la stessa cosa. Non è incredibile, eppure Bernanke continua ad insistere e perseverare nel suo fallimento.

Ma andiamo oltre e ascoltiamo cosa disse anche Anna in due distinte interviste una al  Telegraph e una al WSJournal, arzilla nonnina con i suoi teneri 92 anni, venerata all’interno della Federal Reserve e tuttora consulente della National Bureau of Economic Research di New York, una donna senza peli sulla lingua, che accusa la Banca Centrale Americana di essere essa stessa la principale responsabile della bolla del credito.

” Non vi sarebbe stato alcun fenomeno subprime se la Fed avesse vigilato, è il momento di dire le cose come stanno, ammettere i propri errori e voltare pagina(…) ma soprattutto…

“Liquidity doesn’t do anything in this situation. It cannot deal with the underlying fear that lots of firms are going bankrupt…”

Beata saggezza cara nonnina, si la liquidità non serve a nulla in questa situazione, in una crisi di insolvenza conclamata e non di liquidità non serve a nulla! Per comprendere quello che sta accadendo come sottolineo da tempo, bisogna prima fare lo sforzo di comprendere la natura dell’attuale “disturbo” del mercato.

Tutto ciò che accade, non è dovuto alla mancanza di liquidità, ma alla mancanza di fiducia del mercato sulla capacità dei debitori di onorare i propri debiti, i bilanci delle imprese finanziarie non sono credibili. Come dice Anna, tenendo in piedi aziende fallite, non si fa altro che prolungare la crisi, l’agonia dell’economia.

E’ inutile continuare a ricapitalizzare imprese fallite, le imprese che prendono decisioni sbagliate devono fallire. Tutto funziona in maniera migliore quando il mercato riconosce il fallimento e premia la migliore strategia.

L’uomo degli elicotteri che avrebbero fatto meglio ad innondare le strade americane di dollari, avrebbe fatto meglio a far recapitare i miliardi di dollari direttamente nelle caselle postali delle famiglie della classe media americana invece che continuare a foraggiare i suoi datori di lavoro banche e speculatori internazionali.

Ma non c’è nulla da fare o sono pervasi da malafede molesta o sono semplicemente dei falliti che persistono nel loro fallimento, psicopatici innamorati del principio di Peter.

La mossa di Bernanke nel comprare esclusivamente 40 miliardi di dollari al mese di asset come i cosidetti MBS ovvero titoli spesso immondizia nei quali è racchiuso il fallimento del mercato immobiliare spesso e volentieri quotati a sconto del 50/70 % dei loro valore ma ovviamente contabilizzati come fossero gioellini, via “mark to fantasy”  non è altro che un ulteriore favore alle banche e ai loro azionisti, fregandosene completamente dell’economia reale.

Se qualche ingenuo crede che cosi facendo le banche torneranno a concedere credito all’economia, continui a sognare! Le banche continueranno a finanziare il debito pubblico, la carta straccia degli Stati Uniti come accade oggi in Europa e in Inghilterra, in Giappone,  in un circolo vizioso senza fine.

E’ evidente che senza la Federal Reserve l’America sarebbe fallita, è evidente che senza la BCE, senza la BOE e senza la BOJ, rispettivamente l’Europa, l’Inghilterra e il Giappone sarebbe annegati nei loro debiti.

Si chiama REPRESSIONE si REPRESSIONE FINANZIARIA, manipolazione dei tassi di mercato da parte delle banche centrali,  tassi a zero sino ad oltre la metà del 2015 e riduzione sistematica dei tassi a lungo termine delle obbligazioni sovrane!

Bene la nostra previsione, condivisa nel 2008 di una crisi lunga almeno un decennio perduto si sta avverando, prima del 2017 almeno, non usciremo da questa tempesta perfetta.

Ci sarà sempre qualche esaltato che incomincerà a parlare di inflazione in piena depressione, ma l’unica esplosione si avrà nuovamente nei prezzi del petrolio e se la benzina, infiammata da questioni geopolitiche e speculazione in questi mesi dovesse tornare a salire ben oltre i 4 dollari al gallone, sarà la fine di Obama, con il crollo della fiducia dei consumatori.

In passato abbiamo già smontato empiricamente l’illusione che nuova liquidità nei mercati finanziari possa indurre una calda sensazione di ricchezza nell’economia reale come crede il povero Bernanke.

Avanti di questo passo credo che l’ipotesi di vedere appesi per i lampioni i giro per il mondo sempre più banchieri come condiviso dal sindaco di Londra e da Roubini non si poi tanto lontana.

Se la nuova cura miracolosa non funziona nello spazio di tre o sei mesi, la festa è finita e la fiducia sparirà in un istante e non ci sarà più quantitative easing o LTRO che tengano, nella disperazione umana dell’economia reale e della gente comune!

La fiducia non è illusione, la fiducia è fatti e non chiacchere, è cambiamento, è rinnovamento è ammettere il fallimento e farsi da parte!

Prima di decidere gli ulteriori passi da compiere, la Banca centrale americana valuterà una serie di fattori, ha detto Bernanke evitando di rispondere a chi chiedeva come mai nel documento della Fed non sia segnalata la fine prevista per il nuovo programma di sostegno. Bernanke ha invece sottolineato che la Fed punta a «un progressivo e sostenuto» miglioramento del mercato del lavoro e vuole un’economia che «proceda velocemente, in modo da consentire all’occupazione di diventare più solida». La Fed, ha ribadito Bernanke rispondendo ai giornalisti, «farà abbastanza per assicurare che l’economia americana sia sulla via giusta».  Il Sole 24 Ore – leggi su 24o.it/12THg

REDISTRIBUZIONE e liquidità alla CLASSE MEDIA questa è la soluzione, ma loro non lo ammetteranno MAI

! Inoltre questa crisi come abbiamo visto empiricamente ha bisogno di almeno 7/8 anni per essere assorbita in un rientro generalizzato dal debito e questa è la madre di tutte le crisi.

E’ inutile continuare a foraggiare banche e speculatori falliti, il fallimento è la soluzione principe di questa crisi, solo coloro che hanno operato con sufficiente lungimiranza hanno il diritto di poter stare sul mercato!

Nell’ epoca del condizionale principe,  sembrerebbe che il verbo sperare sia uno dei più difficili da coniugare, in quanto il suo presente non è affatto indicativo e il suo futuro è puramente condizionale!… nuove misure decise dalla Banca centrale americana dovrebbero «contribuire a tenere i tassi bassi», tuttavia «la politica monetaria non è la cura per tutti i problemi economicituttavia «la politica monetaria non è la cura per tutti i problemi economici»….tuttavia «la politica monetaria non è la cura per tutti i problemi economici»…….».

Chi ha orecchie. [SM=g1430705] per intendere intenda, gli altri continuino a sognare!


[SM=g1430727]

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