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........ALERT.....utilissime.....

Ultimo Aggiornamento: 14/08/2014 21:00
14/06/2012 12:47
 
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[SM=g1430705] [SM=g1430725] Nuovo record debito Italia +1,5% il credito alle banche

Nuovo record per il debito pubblico italiano ad aprile: è salito a 1.948,584 miliardi di euro dai 1.946 miliardi di marzo. E' quanto si legge nel Supplemento al Bollettino statistico della Banca d'Italia dedicato alla Finanza pubblica. Rispetto alla fine del 2011, il debito pubblico italiano risulta aumentato di 50,709 miliardi.

Mentre le entrate tributarie sempre ad aprile sono salite del 2,4% a 28,127 miliardi di euro dai 26,237 miliardi del mese precedente. Solo +0,2% nei primi quattro mesi del 2012 a quota 111,295 miliardi di euro. Quanto alla contrazione del credito, che si è verificata verso la fine dell'anno scorso, si sta gradualmente riassorbendo.

Ad aprile il credito bancario è infatti cresciuto dell'1,5%, ma la congiuntura resta debole, a detta del direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni, secondo il quale per le imprese italiane la via obbligata per uscire dalla crisi è quella dell'internazionalizzazione. Un processo che però richiede un salto dimensionale che deve essere aiutato anche dalle banche e dalle politiche del governo.

D'altra parte è ormai chiaro che quella del "piccolo è bello" è "un'epoca finita per sempre". La sfida impone scelte difficili al nostro sistema delle imprese e la piccola impresa familiare, con modesto utilizzo di risorse tecnologiche e manageriali, non ha futuro nella competizione globale.

Anche per questo, le scelte di delocalizzazione delle imprese devono essere tese a migliorare l'accesso duraturo ai mercati di sbocco più dinamici, più che a rafforzare la competitività sul mercato interno o europeo attraverso la mera riduzione dei costi di produzione.

E a sostenere le aziende in questa sfida deve essere il sistema bancario. In quest'ultima direzione vanno alcuni interventi fiscali volti a incentivare le operazioni di fusione o aggregazione delle imprese ed è andata anche la norma, contenuta nel Salva Italia, che ha introdotto un trattamento fiscale agevolato per il capitale di rischio.

Da Saccomanni, tuttavia, è arrivato anche un monito al governo, che deve migliorare il contesto istituzionale in cui operano le aziende più che fornire incentivi diretti: "gli oneri della burocrazia, la lunghezza e l'incertezza dei tempi di risposta delle amministrazioni pubbliche, rappresentano, infatti, il principale problema avvertito dagli imprenditori".

Resta dunque ancora molto da fare e sono "di cruciale importanza", la lotta alla criminalità e all'evasione fiscale, oltre che il potenziamento delle infrastrutture. Di fronte alla crisi, tuttavia, le banche hanno un ruolo "subordinato" rispetto alla situazione generale dell'indebitamento dei governi.

Questa crisi deriva infatti dall'eccesso di indebitamento sovrano che si riflette anche sulle condizioni delle banche. C'è in pratica un circolo vizioso, ha aggiunto Saccomanni, che si riflette sullo spread che viene pagato dai governi che poi si riflette, a sua volta, sulle condizioni delle banche. Anche sul costo del credito che devono erogare.

Secondo il direttore di Bankitalia è quindi necessario "spezzare" questo circolo vizioso: naturalmente la responsabilità è principalmente delle autorità politiche, monetarie e finanziare internazionali, quindi l'auspicio è che il G20 e i vari appuntamenti europei che lo seguiranno e culmineranno con il summit Ue del 28 e 29 giugno rappresentino "un'occasione per dare una risposta concreta alle preoccupazioni dei mercati".

E' d'altra parte evidente che sul mercato dei titoli di Stato sono presenti anche "flussi di carattere speculativo". Per Saccomanni c'è stata una "fuga verso la stabilità" rappresentata dai titoli di Stato tedeschi. In ogni caso, guardando l'asta di titoli di Stato italiani del 13 giugno (Bot), che ha visto i tassi salire al 3,97% (oggi nell'asta Btp 3 anni i tassi sono saliti al 5,3%), "la domanda è stata il doppio dell'offerta, per cui resta una richiesta di titoli italiani", anche se "c'è da aggiustare il tasso".
14/06/2012 18:58
 
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leggete qui..da paura

www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-06-14/treviso-rimini-ecco-tutte-143708.shtml?uuid=...






14/06/2012 19:15
 
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Ringraziamo il nostro governo massa di incompetenti che continuano a fregarsene del popolo pensando solo a rubare.


14/06/2012 19:41
 
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Re:
pepitu, 14/06/2012 19.15:


Ringraziamo il nostro governo massa di incompetenti che continuano a fregarsene del popolo pensando solo a rubare.






ho appena letto che oggi davanti al parlamento ci sono state manifestazioni....ma non so molto.aspetto di sentire il tg ( sempre che ne parlino )






17/06/2012 09:10
 
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18/06/2012 15:09
 
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[SM=g1430703]



Il quotidiano tedesco attacca duramente Obama, Monti, Hollande, Rajoy e Barroso: "Questi cinque vogliono i nostri soldi". E li accusa di essersi coalizzati per affondare le mani nelle tasche dei contribuenti tedeschi con la richiesta di ulteriori aiuti nella crisi dell’euro. Ma proprio grazie a questa crisi la Germania è diventata sempre più forte


[SM=g1430727]
21/06/2012 15:51
 
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[SM=g1430699]La Merkel aveva bisogno dell'appoggio dell'opposizione per ottenere la maggioranza di due terzi in parlamento il prossimo 29 giugno per ratificare il fondo salva-Stati Esm in modo che possa entrare in funzione dal primo di luglio, insieme al fiscal compact per la disciplina di bilancio in Europa.

I socialdemocratici della Spd hanno condizionato il voto favorevole a un'azione del governo, in sede europea, per introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie e misure per la crescita economica. "Angela Merkel ha accettato le misure per la crescita e ha promesso anche il sostegno alle proposte per la tassazione delle transizione finanziarie nell'eurozona", hanno dichiarato i leader dell'opposizione tedesca.

Ora però, per la luce verde definitiva, il governo tedesco deve ottenere l'assenso da parte dei 16 lander tedeschi in negoziati che verranno condotti domenica prossima. Per il leader parlamentare dei conservatori della Merkel, Volker Kauder, l'accordo è "un buon segnale per l'Europa", ma ha ribadito che non ci sarà alcuna mutualizzazione del debito.

Per Sigmar Gabriel, numero uno del principale partito all'opposizione, quello appunto dei social democratici, è un accordo teso a spingere il piede sull'acceleratore sulla tassa sulle transazioni finanziarie nell'Unione Europea "restringendone l'applicazione, se necessario, a quegli Stati membri accomunati da una "unità di intenti".

Governo e opposizione vorrebbero tassare, se possibile, tutti gli strumenti finanziari, in particolare azioni, obbligazioni, derivati e valute. Il governo si aspetta che la Commissione Ue dia a questo progetto altissima priorità e prenda iniziative il prima possibile in modo da concludere il processo legislativo europeo entro la fine dell'anno.

[SM=g1430714]
21/06/2012 15:53
 
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[SM=g1430690] [SM=g1430728]



Primo sì dell'aula di Palazzo Madama. L'assemblea ha approvato con 212 voti a favore, undici contrari e 27 astenuti l'articolo 1 delle riforme costituzionali che prevede che il numero dei deputati scenda dagli attuali 630 a 508, otto dei quali eletti nella circoscrizione estero. A favore tutti i gruppi. Si astengono i lumbard. Si abbassa l'età minima per entrare a Montecitorio

[SM=g1430690]
25/06/2012 16:02
 
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[SM=g1430696]

George Soros ha lanciato un appello ai leader dell'Unione Europea in vista del vertice dal 28-29 giugno di Bruxelles esortandoli a creare al più presto un fondo per acquistare titoli italiani e spagnoli. Secondo il famoso finanziere, il fallimento del summit o la mancanza di decisioni drastiche potrebbero significare la fine della moneta unica.

[SM=g1430727]
26/06/2012 09:37
 
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[SM=g1430719]

Controlli nel Palermitano Il 60% dei commercianti non emette scontrino
Su oltre 200 attività commerciali ispezionate, riscontrati 145 casi di mancato rilascio dello scontrino o di omessa installazione del misuratore fiscale



[SM=g1430739] .... [SM=g1430735] .... [SM=g1430699] ....
26/06/2012 09:39
 
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[SM=g1430714]

Quel geniaccio della Merkel: parla e ci brucia 12 miliardi

[SM=g1430705]
26/06/2012 13:04
 
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......dichiarazione di BARROSO.......
[SM=g1430718]

Secondo il presidente serve un'unione bancaria anche con meno di 27 membri, alcuni Paesi dovrebbero chiamarsi fuori dalla stessa. Questa unione, però, deve essere raggiunta al più presto, ha avvertito e deve essere accompagnata da integrazione sulle regole di bilancio e da un maggiore coordinamento sulle tasse che dovrebbe portare all’unione fiscale.

[SM=g1430727]
26/06/2012 13:24
 
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[SM=g1430735] ...... [SM=g1430735] ...

Pedata di Monti alla Merkel "O gli eurobond o mi dimetto"

Mario Monti sa che si sta giocando la partita della sua vita. E che non può perderla. Il vertice di Bruxelles del 28 e del 29 giugno rappresenta un momento cruciale per la moneta unica ma anche per il suo futuro politico. I partiti sono in pressing su di lui che non può piegarsi a Frau Angela, Silvio Berlusconi  che il premier incontrerà oggi, martedì 26 giugno, con le sue esternazioni anti.euro ha già fatto capire che se Monti torna da Bruxelles a mani vuote, il governo tecnico potrebbe perdere l'appoggio del Pdl. E Angelino Alfano ha rincarato la dosa: Monti torni a casa con dei risultati, è l'ultima volta che ci adeguiamo". Dall'altro lato della barricata, Pierluigi Bersani ha detto: "Mi auguro che dal vertice europeo esca qualcosa di concreto o ci saranno danni veramente seri, anche per la Germania". Insomma il momento è  durissimo. Ma Monti pare intenzionati a giocare il tutto per tutto. 

La pedata di Monti Sarebbe pronto anche al colpo ad effetto per convincere la Merkel ad abbandonare la sua linea del rigore assoluto a favore di politiche di spesa e di investimento.  «Se la Cancelliera non molla le dirò che mi dimetto perché se le cose non cambiano non sono nelle condizioni di portare l'Italia fuori dal baratro». L'indicrezione è riportata dal sito dell'Unità che cita fonti di Palazzo Chigi. Monti tuttavia è consapevole che la Merkel potrebbe non fermarsi davanti al "no" italiano e, quindi, studia strategie alternative  e punta gli occhi sulla Camera che, tra oggi e domani, dovrebbe votare la fiducia sulla rforma del lavoro e approvare le mozioni a suo sostegno perché vada al vertice europeo "forte" dell'appoggio della "strana maggioranza" che lo sostiene.    
26/06/2012 16:26
 
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Governo in affanno in vista del Consiglio Ue di giovedì. A Palazzo Chigi vertice con Berlusconi, Letta e Alfano: Pdl in pressing sul governo perché adotti una linea dura in Europa. Il Cav: "C'è incertezza assoluta". Monti starebbe valutando la possibilità di ricattare frau Merkel: "Subito gli eurobond o mi dimetto". In parlamento la maggioranza che sostiene il Prof è appesa a un filo
28/06/2012 12:08
 
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Lo spread ancora alle stelle E Berlino ci prende in giro: "Esagerato panico dell'Italia"
Lo spread Btp-Bund oltre i 470 punti con tassi al 6,25%. Non va meglio alla Spagna: Bonos a 551 punti con tassi oltre il 7%. E la Germania ci prende pure per i fondelli


[SM=g1430700]
28/06/2012 12:10
 
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......Condindustria.....
[SM=g1430705]


Il Centro Studi di viale dell'Astronomia lancia l'allarme: nel 2013 un milione e mezzo di posti in meno, Pil in flessione, consumi stagnanti, i conti pubblici migliorano ma niente pareggio di bilancio. La crisi mette a rischio il futuro del Paese [SM=g1430698]
28/06/2012 12:18
 
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........se io fossi un cittadino tedesco....la ...signora CULONA......
[SM=g1430690]

Caldissime
Il mercato del lavoro tedesco perde slancio, borse giù


I mercati europei perdono colpi dopo i dati macro tedeschi. A fronte di un tasso di disoccupazione in Germania rimasto stabile al 6,8% a giugno, oltre comunque il 6,7% previsto dagli economisti, il numero dei disoccupati è salito di 7mila unità a 2,882 milioni di unità destagionalizzate, oltre le attese. "Il dato di giugno sulla disoccupazione in Germania è stato peggiore delle attese", afferma un economista di una banca italiana contattato dall'agenzia MF-DowJones.

L'esito indica che "la Germania sta perdendo slancio, cosa già evidente dal deterioramento della fiducia delle imprese", precisa l'esperto, aggiungendo che la situazione occupazionale tedesca è comunque positiva, ma stanno aumentando i segnali di rallentamento. "Il mercato del lavoro in Germania sta prendendo una pausa e la fase migliore è ormai alle spalle", conclude l'economista.

"La resistenza del mercato del lavoro tedesco di sta sgretolando lentamente", sostiene anche Carsten Brzeski, economista di Ing, osservando che l'indice dei posti vacanti è ai minimi da giugno 2011. Negli ultimi due anni, il mercato del lavoro in Germania ha avuto effetti positivi nel riequilibrare l'Eurozona, ma questo potrebbe svanire "se la domanda esterna per i prodotti tedeschi continuerà a calare", precisa Brzeski. Il rallentamento del mercato del lavoro in Germania potrebbe "non essere causa di preoccupazioni per Berlino nell'immediato, ma per il resto dell'Eurozona sì", conclude l'economista.


[SM=g1430710]
29/06/2012 09:05
 
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[SM=g1430739] Monti vince la partita con la Merkel, crolla lo spread

I mercati festeggiano in apertura l'intesa raggiunta nella notte tra i leader europei. Hanno concordato un piano per permettere l'uso dei fondi europei di salvataggio volto a stabilizzare i mercati del debito e ricapitalizzare direttamente le banche. Passa quindi la linea di Mario Monti. "Sembra che la Germania sia stata messa nell'angolo e bisogna vedere cosa esce fuori oggi (il vertice prosegue oggi, ndr)", sottolinea un trader.

I leader della zona euro, su pressione di Italia e Spagna e nonostante le ritrosie della Germania in merito, hanno in pratica trovato un accordo per un meccanismo di emergenza che eviti eccessivi rialzi dei tassi dei Paesi i cui bilanci sono in regola con i criteri di Bruxelles, senza che questi siano costretti a intraprendere nuove misure di rigore o a essere sottoposti a un monitoraggio internazionale.

A tal fine verranno utilizzati i fondi di salvataggio Efsf e Esm. Quest'ultimo perderebbe lo status di creditore privilegiato. Il meccanismo coinvolgerà la Bce, che avrà un ruolo di agente nel condurre le operazioni in modo efficace ed efficiente. Inoltre l'Esm ha la possibilità di ricapitalizzare le banche direttamente, una volta che verrà creato un organo supervisore sul settore bancario, la cui nascita dovrebbe avvenire entro fine anno. Per vincere le resistenze tedesche, Italia e Spagna hanno inizialmente ritirato l'appoggio al pacchetto sulla crescita da 120 miliardi di euro, subordinando la loro firma all'approvazione di misure volte a contenere il contagio e a stabilizzare i mercati.

In sintesi, questi sono i punti principali dell'accordo: possibilità che il fondo salva-Stati Esm ricapitalizzi direttamente le banche; i governi rinuncerebbero allo stato di creditori privilegiati su questi prestiti; creazione di una sola Autorità di vigilanza bancaria europea sotto il controllo della Bce; l'Italia otterrebbe la possibilità di utilizzare i fondi Esm per acquistare i suoi titoli di Stato a tassi più bassi, ma senza avere un commissariamento stile Grecia, a patto che resti nei parametri di debito definiti.

Intanto a Berlino il parlamento tedesco è chiamato a votare l'attivazione delmeccanismo europeo di stabilità permanente Esm e il fiscal compact, per la cui ratifica è necessario il sostegno dei 2/3 del Parlamento. L'accordo raggiunto tra la maggioranza che sostiene Angela Merkel e l'opposizione la settimana scorsa dovrebbe garantire un via libera senza troppi affanni.

[SM=g1430727]
29/06/2012 09:15
 
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Ecco che cosa prevede l'accordo per lo scudo anti-spread

Il summit dell'Eurozona, convocato a sorpresa ieri sera immediatamente dopo la fine della prima giornata del Consiglio europeo, ha prodotto alle 4.20 del mattino un accordo che accoglie in gran parte le richieste italiane e spagnole (appoggiate dal presidente francese François Hollande) e supera di slancio i tradizionali 'nein' di Berlino.

Dopo un lungo negoziato notturno "qualche volta teso", (secondo l'eufemistica definizione di Mario Monti), il premier italiano ha ottenuto qualcosa che somiglia molto al meccanismo anti-spread da lui chiesto insistentemente da settimane, e che era stato finora ignorato dai partner e persino irriso dalla Commissione europea (che l'aveva definito "un paracetamolo").

L'accordo prevede che i paesi 'virtuosi' sotto la pressione di spread 'eccessivi' possano usufruire dell'acquisto di una parte dei loro titoli di Stato da parte dei fondi di salvataggio dell'Eurozona (l'Efsf e il suo successore permanente, l'Esm), senza per questo doversi sottoporre a condizioni aggiuntive rispetto agli impegni già presi con la Commissione e l'Eurogruppo nell'ambito delle cosiddette raccomandazioni 'country specific', che applicano il 'Semestre europeo', il Patto di stabilità e la 'procedura sugli squilibri macroeconomici'.

In sostanza, il paese interessato dovrà comunque fare una richiesta formale di attivazione dell'intervento del Fondo di salvataggio, e sottoscrivere un 'Memorandum of understanding' ('Protocollo d'intesa') con la Commissione europea. Su questo punto Monti non ha ottenuto quello che voleva (l'attivazione automatica dell'intervento quando gli spread superassero una determinata soglia). Ma il 'Memorandum' non conterrà una 'condizionalità aggiuntiva'

[SM=g1430727]
01/07/2012 10:18
 
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.......be' ..solo chi non SCHELETRI NELL'ARMADIO .....deve essere al servizio del CITTADINI...
[SM=g1430699]

Altri guai per il governo: Corrado Passera è indagato

Divisi dalla vita ma uniti dal destino. Anche al ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, è toccata la stessa sorte dell’ex collega banchiere Alessandro Profumo: l’attenzione della magistratura nei confronti di alcune operazioni effettuate in passato. Secondo quanto riferito dalla Stampa, la Procura di Biella avrebbe iscritto nel registro degli indagati il superministro per presunti reati fiscali.
In particolare, all’ex amministratore delegato di Intesa Sanpaolo vengono contestate operazioni di «arbitraggio fiscale internazionale» effettuate tra il 2006 e il 2007 dall’allora controllata del gruppo milanese Biverbanca (a fine 2007 ceduta a Mps e da pochi giorni passata nell’orbita della Cassa di risparmio di Asti). Passera sarebbe indagato per «dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici» (pena da un anno e sei mesi a sei anni) e per dichiarazione infedele (pena da uno a tre anni), in quanto rappresentante firmatario della dichiarazione fiscale per il 2006.
La Procura di Biella, competente territorialmente su Biverbanca (che ha sede nel capoluogo piemontese), avrebbe emanato il provvedimento sulla base dei riscontri investigativi della Guardia di Finanza di Milano che ha scrutinato i conti del gruppo aprendo un processo verbale di contestazione presso l’Agenzia delle entrate. Sotto questo punto di vista, la vicenda si è già conclusa giacché alla fine del 2011 Intesa ha chiuso il contenzioso con gli uomini di Befera giungendo a un accordo transattivo per 270 milioni su una contestazione totale di 1,15 miliardi.
Ma che cosa viene rimproverato alla ex controllata di Ca’ de Sass? Si tratta di un’operazione di pronti contro termine (un prestito di denaro scambiato con un prestito di titoli, ndr) effettuata con una controparte internazionale, il Credit Suisse che aveva creato un veicolo britannico ad hoc (La Defense II plc). Per il nucleo tributario delle Fiamme gialle milanesi, l’operazione sarebbe stata tesa a sfruttare le asimmetrie tra il sistema impositivo di Italia e Regno Unito, creando un credito fiscale per imposte pagate all’estero.
L’operazione aveva ottenuto l’ok degli uffici legali della banca, ma per i finanzieri si tratterebbe di un «illegittimo extrarendimento». A queste sollecitazioni, l’entourage di via Veneto ha replicato rilevando che «al momento non risulta alcuna iscrizione da parte della Procura di Biella» e che comunque «vista la tipologia dell’ipotetico reato contestato, sarebbe circoscritto all’incarico precedentemente svolto dal ministro». Insomma, c’è serenità negli ambienti vicini a Passera giacché si tratta di un’accusa concernente la sua responsabilità oggettiva nei confronti di una piccola controllata.
Il giro di vite dell’Agenzia delle entrate sull’«abuso di diritto», ossia sull’ideazione di operazioni finanziarie con controparti estere per risparmiare sull’Ires che ha l’aliquota più alta d’Europa, ha innescato una reazione a catena. Ne sa qualcosa l’ex numero uno di Unicredit (e attuale presidente di Mps), Alessandro Profumo, che all’inizio di giugno è stato rinviato a giudizio con altre 19 persone per l’«operazione Brontos», una complessa triangolazione strutturata insieme a Barclays e che per la Procura di Milano avrebbe configurato una frode fiscale da 245 milioni. Profumo aveva ribadito la «correttezza del proprio operato» giacché il sistema bancario italiano prima di effettuare questo tipo di operazioni aveva ottenuto pareri favorevoli in campo tributario.
Ma Finanza, Agenzia delle entrate e Procure la pensano in modo diverso e così tra 2010 e 2011 le grandi banche hanno preferito «transare»: Bpm ha pagato 200 milioni, Banco popolare 210 milioni, Unicredit 191 milioni, Mps 260 milioni e Intesa - come detto - 270 milioni.
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