Ho fatto un sogno.
E’ solo il frutto della mia sola immaginazione o una eventuale realtà?.
Mi chiedo se si tratta di vera esternalizzazione.
Cosa succederebbe quando personaggi in posizioni manageriali con elevate capacità gestionali, me lo auguro, nel campo pubblico, hanno la felice idea di creare una nuova istituzione, almeno così mi sembra, del settore, diciamo, allargato, e, allo stesso tempo ricorrono a esternalizzazioni, così come, Enti vari, ricorrono sempre di più per rendere più efficaci, efficienti ed economici alcuni servizi pubblici.
Non potrebbe trattarsi anche di una scusa per lanciare una moltiplicazione di incarichi di rappresentanza politica ed eventuali consulenze?
Allora vi chiederete: chi scrive quale onirico dubbio lo pervade
Il dubbio scaturisce dal fatto che fino a quando di tratta di una cosa già esistente come il patrimonio immobiliare, i servizi informatici, idrici, cimiteriali, l’esazione di bargelli e tributi vari, ecc…, per nominarne solo alcuni tipiche delle attività pubbliche, solo per fare un esempio vicino alla nostra realtà, la cosa mi andrebbe bene, ma, questa perplessità, mi sorge dal fatto che in questa Italia, regione, città o istituzione, qualche servizio venga inventato; almeno così mi sembra, forse sarò retrogrado.
Probabilmente, come al solito, a vedersene bene sarebbe uno dei soliti personaggi che staziona perennemente sul palcoscenico politico locale rivestendo di volta in volta incarichi fino a quando si trova bene e che definisco in modo soft: “ un adattabile”.
Allora mi chiedo:
l’Eurispes o chicchessia, oltre a guardare l’aspetto formale corredato da modus operandi nella scelta di società, lavori in outsourcing, ecc…, si sia mai chiesto se un servizio possa essere inventato?
Altro che spending review che ne manda via 39 Enti inutili ed elimina 400 incarichi.
E’ sempre attuale: si esce dalla porta e si rientra dalla finestra
Sono realtà subdole da sottobosco politico
Mi auguro che almeno il “chicchessia” si dia una mossa prima che la mia immaginazione non diventi realtà.
Fortunatamente, ancora, non sono un “Da Vinci”, e, forse nemmeno lui lo sapeva cosa avesse immaginato .
Ma era veramente un sogno?
Giuseppe (Pino) Verbari