In arrivo il nuovo riccometro, che sostituirà il vecchio Isee e sarà utilizzato come strumento utile contro la frode fiscale: comprenderà, infatti, anche fonti di reddito che fino a questo momento non erano tenute in considerazione, come la titolarità di conti corrente, conti deposito e investimenti immobiliari, compresi quelli all’estero, ma anche gli assegni famigliari sui figli a carico, le borse di studio e le pensioni di invalidità.
Numerose le polemiche: il riccometro, infatti, anche se agevolerà gli italiani sotto alcuni aspetti (per es. permetterà il calcolo dell’Imu in relazione al reddito), non riuscirà a combattere tutte le possibilità di evasione. Infatti, chi volesse continuare a non dichiarare di essere possessore di un conto in banca, come fa oggi l’80% degli Italiani (con picchi del 96% al Sud), potrebbe comunque prelevare l’intero patrimonio, dichiarare di non avere risparmi, per poi riversare nuovamente tutto sul conto.
Discussa anche l’inclusione dei nuovi indici (assegni, borse e pensioni), che dovrebbe scovare i “finti poveri” e destinare le detrazioni solo a chi ne ha veramente bisogno.
Il riccometro, già annunciato da Monti e recentemente approvato dalle Regioni, entrerà in vigore dopo l’approvazione delle Commissioni Parlamentari. In seguito, ha assicurato il Ministro del lavoro Enrico Giovannini, arriverà il varo definitivo del Governo.