Ritenevo che il redditometro fosse uno strumento idoneo a saggiare le finanze dell’individuo rapportandolo al tenore di vita sostenuto.
Che attività svolgi, come hai acquistato questa macchina, la droga, il tuo tenore di vita, giochi spesso al videogiochi, cioè, alcuni fattori nei rapporti mondani in generale che, nel bene e nel male, contraddistinguono abitudini e comportamenti di ciascuno di noi.
Tutte domande, tra le tante, che metterebbero in difficoltà anche una persona quasi onesta come me.
Preciso il quasi onesta come me: sia bene inteso, per come la vedo io, ognuno di noi è onesto, corretto e leale a modo suo a seconda delle circostanze e, questa mia considerazione è difficile che me la tolgano dalla testa anche perché Colui che racchiudeva in se queste doti in assoluto l’hanno crocifisso i nostri simili.
Lui e lì e noi siamo qua a implorarlo spesso e volentieri perché, chiamiamolo come vogliamo e in qualsiasi modo, alla fine dei conti: “CI MANCA” .
Per concludere, un rappresentante delle attività imprenditoriali sosteneva che il redditometro,- sia bene inteso che non è quello a cui mi riferivo sopra - applicandolo, avrebbe contratto i consumi con sensibili contraccolpi negativi all’economia.
Vedi tu in mano a chi siamo e, per giunta siamo anche costretti a sentire simili estrinsecazioni demagogiche – per non definirle in modo prosaico -, quando a me, nell’ incentivare l’economia mi devono fregare la macchina per smerciare DROGA e viaggiare in SUV ?.